Il calcio è forse giunto verso un punto di non ritorno? Probabilmente sì, dal momento che nella notte si è creata una fortissima spaccatura tra 12 top club europei, che hanno dato vita alla Superlega, e Fifa e Uefa, che minacciano la loro esclusione da tutte le competizioni.
Andiamo con ordine. Di una super competizione che riunisse gli storici club europei, che garantisse maggiori entrate economiche e fosse priva di vincoli come retrocessioni e promozioni, ma solo di inviti, se ne parlava da tempo.
Poche ore fa è giunto il comunicato da parte di dodici squadre che hanno dato vita a questa competizione che, a partire dalla stagione 2022, dovrebbe disputarsi in infrasettimanale, andando di fatto a prendere il posto della Champions League.
Questi i dodici club che hanno preso parte al progetto: 3 spagnoli (Real Madrid, Barcellona e Atletico Madrid), 6 inglesi (Chelsea, Arsenal, Tottenham, Liverpool, Manchester United e Manchester City) e 3 italiani (Juventus, Milan e Inter). A questi, dovrebbero aggiungersene altri tre, più cinque invitate annualmente, per un totale di venti partecipanti.
Nel comunicato ufficiale si legge che la Superlega sarà composta da due gironi da 10 squadre ciascuno, che giocheranno partite in casa e fuori all’interno del gruppo ogni anno. Le otto migliori si qualificheranno alle Final Eight che consisteranno in un torneo ad eliminazione diretta. “Riunendo i migliori club e i migliori giocatori del mondo, la Superlega regalerà emozioni e drammi mai visti prima nel calcio”.
Ancora nel comunicato si legge che i suddetti club giocheranno regolarmente nei rispettivi campionati nazionali. Ed è proprio questo il problema. Fifa e Uefa, assieme a Serie A, Premier League e Liga, hanno fatto sapere che, se dovesse partire questa nuova competizione, i club saranno automaticamente esclusi dal campionati e i loro giocatori non potranno neppure essere prestati alle nazionali.
E anche Francia e Germania, leghe che per ora sembrano essere fuori da questo nuovo progetto, criticano aspramente i loro colleghi, parlando di “guerra dei ricchi”. In Italia, a titolo d’esempio, Atalanta, Cagliari e Hellas Verona hanno già chiesto l’esclusione di Juve, Milan e Inter dalla Serie A.
La frattura è solo all’inizio, vedremo cosa ne verrà fuori.