Juventus e Figc sempre più ai ferri corti. Dopo la decisione del ct Antonio Conte di annullare gli stage per la nazionale previsti nei prossimi mesi, sancendo la vittoria morale del club bianconero sul suo ex allenatore, ad aggiungere benzina sul fuoco ci ha pensato il presidente della Figc, Carlo Tavecchio con un’intervista a ‘Repubblica’.

A propiziare quella che si preannuncia come la grande lite, sono le parole del presidente a proposito della sentenza della Cassazione su Calciopoli, annunciata per il 23 marzo e che sancirà la fine del processo iniziato nella ormai lontana estate del 2006. Tavecchio a tal proposito è apparso irremovibile, dichiarando che ‘la squadra (Juventus) non ha rubato nulla e non avrebbe avuto bisogno di certi magheggi, lo dico da vecchio interista’, ma aggiungendo che ‘la sentenza di Calciopoli è legge e siamo qui per farla rispettare’, quasi a voler utilizzare bastone e carota in un colpo solo.

E proprio al fine di far rispettare la sentenza della Cassazione, Tavecchio ha annunciato che in occasione del match amichevole previsto il 31 marzo tra Italia ed Inghilterra ed in programma proprio allo ‘Juventus Stadium’, potrebbero essere coperti i simboli dei 32 scudetti, in quanto ‘incoerenti con le sentenze’, segnando un taglio netto con la presidenza Abete, che mai aveva preso una posizione nei confronti della ‘vicenda Juve’ e a cui mai è balenata l’idea di coprire i simboli delle vittorie bianconere, neanche in occasione di Italia-Repubblica Ceca del settembre 2013, anch’essa giocata allo ‘Juventus Stadium’, in un’epoca in cui gli scudetti ufficiali erano solo 29 ma quelli conteggiati dalla Juventus erano già 31.

Tavecchio ha infine rincarato la dose, annunciando che in caso di mancato successo della richiesta di risarcimento danni presentata dalla difesa del club, pari a 444 milioni, sarà la Figc a chiederne alla Juventus. La spaccatura tra mondo juve e Tavecchio è praticamente sancita.