Sono ormai un lontanissimo ricordo i fasti d’oro del tennis femminile italiano. Il ciclo è finito e ciò che si intravede all’orizzonte non è affatto roseo. Per la prima volta dopo quindici anni retrocessa nel World Group II (Serie B) di Fed Cup, la nazionale italiana cede malamente al primo turno contro la Slovacchia e ora si avvicina l’incubo Serie C.
Francesca Schiavone, Flavia Pennetta, Roberta Vinci e Sara Errani: non è rimasto di fatto nulla di quel magnifico quartetto capace di issarsi per ben quattro volte in cima al mondo in appena un decennio. E capace, oltretutto, di giungere a risultati strabilianti anche in campo individuale, con tutte e quattro le giocatrici abili ad entrare nella top 10 del ranking wta e a raggiungere almeno una finale Slam in carriera (due di loro, Schiavone e Pennetta, il trofeo Major l’hanno anche alzato).
Schiavone ed Errani sono state chiamate dal nuovo capitano azzurro Tathiana Garbin per aiutare le più giovani a cominciare un nuovo ciclo. Ma l’epopea della Leonessa, nonostante qualche sprazzo, è finita da un pezzo (e probabilmente quest’occasione ha segnato il suo definitivo addio alla nazionale), mentre Sarita è da un po’ che non riesce ad esprimersi su buoni livelli, anche a causa di problemi muscolari che non le permettono di essere costante sul campo.
A loro era affidato il compito di sconfiggere la Slovacchia sulla terra battuta del PalaGalassi di Forlì, ma il risultato finale è stato davvero deludente. Eccetto il primo singolare portato a casa dalla milanese, sono arrivate tre sconfitte consecutive che hanno pregiudicato l’intero cammino. Inutile il punto nel doppio conquistato dalla giovane coppia Jasmine Paolini/Martina Trevisan.
E ora? Ora testa allo spareggio per restare in Serie B: le gare si giocheranno ad aprile e l’avversario è da sorteggiare. Con le veterane che poco hanno da dare ancora (nonostante l’indiscusso e indiscutibile attaccamento alla maglia azzurra) e il ricambio generazionalepressoché inesistente, le premesse sono tutt’altro che positive.