Lilian Thuram, ex calciatore di Parma, Juve e Barcellona, è stato ospite del programma di Daria Bignardi, “Le invasioni barbariche“.
Il campione ha prima parlato della difficile situazione internazionale affermando che “il problema non sono le religioni ma gli uomini” e criticando la frase di Giuliano Ferrara secondo cui ci sono “religioni migliori di altre“. Thuram ha usato parole pesanti verso la leader della destra francese, Le Pen, dicendo che “è un passo indietro rispetto alla cultura dell’umanità ” aggiungendo che “il razzismo è sopratutto un problema culturale.”
La conduttrice ha, quindi, portato il discorso sul calcio e qui Thuram ha confessato il suo dispiacer nel vedere il Parma così in difficoltà perché “è lì che sono diventato calciatore“. Daria Bignardi gli ha chiesto se si ricorda del suo goal al Milan con la Juve e lui ha risposto, sorridendo, così: “certo che me lo ricordo è stato l’unico” aggiungendo, infine, di non essere aggiornato sui problemi del Milan.
Alla domanda, inevitabile, sul presidente della FIGC, Carlo Tavecchio, Lilia Thuram ha usato parole pesanti “il fatto che sia potuto diventare presidente dà l’idea della società italiana!”
Lilian Thuram, autore anche del libro “Le mie stelle nere” (ADD Editore), ha dimostrato una volta di più una grande sensibilità e un’intelligenza, oltre che una cultura, superiore al luogo comune sui calciatori.