La Juventus esce sconfitta dal Pireo, dove l’Olympiakos vince 1-0 grazie alla rete nel primo tempo di Kasami. Partita negativa per i bianconeri, non solo dal punto di vista del risultato: i ragazzi di Allegri si sbloccano solo nell’ultima mezz’ora e provano ad attaccare, collezionando diverse occasioni da gol sulle quali Roberto si supera. I bianconeri escono da Atene con qualche certezza in meno, e con la convinzione che il passaggio del turno non sarà facile.
TOP E FLOP OLYMPIAKOS-JUVENTUS
OLYMPIAKOS
TOP:
ROBERTO – Sarebbe invidioso persino Zeus. Le para tutte, è sicuro e col passare del tempo si esalta. Sarà l’incubo ricorrente della nottata di Morata e Tevez. VOTO: 7.5
DOMINGUEZ – Tocchi da campione, continuità da calciatore assolutamente normale. Va a corrente alternata, ma quando si illumina regala giocate importanti. Il gol nasce da lui, e tiene in apprensione la difesa bianconera per tutta la partita. VOTO: 7
KASAMI – Realizza una rete che pesa come un macigno in ottica qualificazione. Bravo con gli inserimenti, rappresenta un po’ quello che oggi avrebbero dovuto fare i centrocampisti della Juventus e che, in pratica, non hanno fatto mai. VOTO: 6.5
FLOP:
–
JUVENTUS
TOP:
MORATA – Tutto il buono di una serata maledetta. Sotto porta gli manca un pizzico di lucidità, e trova un Roberto monumentale di fronte, ma nel complesso la prova è positiva. Fa salire bene la squadra, salta l’uomo quando vuole ed è importante nel poco gioco bianconero di stasera. Il migliore dei suoi. VOTO: 6.5
LICHTSTEINER – Non la sua miglior partita, ma merita la citazione per un motivo: se tutta la Juve avesse giocato con la stessa grinta che ha mostrato lui probabilmente la partita avrebbe preso un’altra piega. Un po’ impreciso, ma è il solito treno. VOTO: 6
FLOP:
PIRLO – Uno su tutti. Sbaglia praticamente tutto. Non gli riesce nemmeno la giocata più semplice, manca di sicurezza e più che la risorsa in più dei bianconeri sembra un handicap. Irriconoscibile. VOTO: 4
ALLEGRI – Paga lui per tutti, com’è quasi giusto che sia. Legge bene il match, ed infatti con i cambi la squadra riesce a rendersi pericolosa, ma è ormai troppo tardi e quel tempo non gli sarà restituito. La colpa più grande, oltre la scelta di Pirlo, è un approccio, tattico e mentale, da suicidio. VOTO: 5.5