Dopo la debacle subita contro il Palermo, per Benitez l’imperativo in Trabzonspor-Napoli era ‘ripartire’. Occorreva rinascere ma allo stesso tempo crescere, imparando dai propri errori ed evitando l’ennesimo tracollo contro una piccola. Sì, perché il Trabzonspor un grande club non lo è mai stato, ma nascondeva comunque le insidie necessarie per impensierire e non poco gli azzurri. Dalla loro parte c’era un pubblico non proprio tranquillo, pronto a scatenare la bolgia pur di mettere in difficoltà i partenopei.
Ma forse per demerito dei padroni di casa, forse no, il Napoli non ha affatto faticato, facendo somigliare una gara valida per i sedicesimi di Europa League ad una semplice amichevole. In partita sin dai primi minuti, perché in questo match l’importante era non dare la possibilità agli avversari di prendere coraggio, il Napoli è riuscito a trovare tre gol in soli venti minuti. Pressing alto, Trabzonspor mai in grado di impostare un’azione degna del suo nome, probabilmente troppo sicuro di sé stesso e del suo pubblico incandescente, ma poco consapevoli della fragilità della retroguardia, a tratti persino più fragile di una meringa.
Merito, come detto di un buon pressing, di una squadra scesa in campo con l’unico obiettivo di raggiungere la vittoria, mai scalfita dal nervosismo e che ha mantenuto la calma e la freddezza necessarie, concretizzando le palle gol create.
Gabbiadini è sempre più una dolce scoperta, un giocatore che appare migliorato persino rispetto ai tempi della Sampdoria, corre e non disdegna aiuti al reparto difensivo. Higuain è un’altra certezza. Schierato in campo perché squalificato in campionato, trascina i suoi facendosi leader. Dall’alto della sua elevata esperienza europea, segna, incanta con slalom pirotecnici, colpisce la traversa.. La difesa tiene bene, il centrocampo anche, l’unica nota stonata è Mertens. L’esterno belga non riesce mai ad entrare in partita in un match che col passare dei minuti si è rivelato come uno dei più semplici dell’intera stagione. Sbaglia persino il rigore dello 0-4, poi siglato da Zapata, dimostrando di aver bisogno di lavoro e probabilmente di un po’ di fiducia. Il calcio in fin dei conti è anche un gioco di alchimie.
I lavori in casa Napoli dunque continuano, alla ricerca di quell’equilibrio che permetta ai partenopei di continuare ad essere grande anche contro le piccole, come accaduto stasera. Intanto i primi risultati iniziano a vedersi e questo Napoli formato Europa League, uno dei più belli della stagione, non dispiace affatto.