Follia domenica sera a Vicenza. Erano da poco trascorse le 20.30 quando l’attaccante senegalese dell’ex Lanerossi, Youssou Lo, è stato vittima di un accoltellamento nei pressi di Campo Marzo, polmone verde ma al tempo stesso punto cruciale per lo spaccio della droga in città. Youssou, 22 anni, stava passeggiando nella zona per tornare a casa poche ore dopo l’eliminazione della sua squadra ai rigori dai playoff di Prima Divisione, girone A, ad opera del Savona.
Stando a quanto raccolto dagli inquirenti, Youssou Lo sarebbe stato ferito da un rapinatore: dopo la colluttazione, è stato lo stesso calciatorie a chiamare un taxi per farsi portare al pronto soccorso dove lo ha raggiunto la compagna. I medici lo hanno trasferito in rianimazione e sottoposto alle prime cure.
Il giovane non è in pericolo di vita, ma è ancora mistero sull’identità dei suoi aggressori e sui motivi alla base del ferimento. Sul caso la squadra Mobile locale ha aperto un’indagine. Youssou, arrivato in Italia nel 2006 all’Udinese e approdato a Vicenza nel 2011 (4 presenze tra B e Lega Pro con i veneti), quest’anno non ha mai trovato spazio nel progetto di mister Lopez.
«E’ un fatto gravissimo – ha commentato Paolo Cristallini, direttore sportivo del Vicenza – per fortuna abbiamo ricevuto notizie piuttosto rassicuranti sul suo stato di salute dai medici che lo hanno soccorso, questa è la cosa più importante, in attesa di poter parlare con lui per capire quanto è successo». Il calciatore ha anche un figlio di due anni: la speranza è che quest’incubo possa essere presto cancellato, per raccontare al suo bambino che esiste comunque un mondo del quale avere fiducia, nonostante tutto.
Articolo di Luca Guerra