È felice, Roberta Vinci: dopo la brutta disavventura di qualche settimana fa, potrà finalmente riavere in bacheca il trofeo più importante della sua carriera, quel piatto d’argento conquistato al termine della finale degli US Open 2015, quando fu battuta soltanto dalla connazionale ed amica Flavia Pennetta sul Centrale di Flushing Meadows in una magica notte tutta italiana.
Era inizio agosto quando dei ladri entrarono nella sua casa a Taranto, svaligiando tutti i trofeo vinti in carriera. Un vero e proprio trauma, perché quei cimeli non erano soltanto oggetti da collezione, ma veri e propri ricordi da portare con sé e tramandare agli eredi. La tennista pugliese non è solita condividere le sue opinioni e le sue idee sui profili social, ma quella volta si lasciò andare ad un lungo post mostrandosi sinceramente amareggiata per l’accaduto.
Aveva sottolineato come il valore economico di quegli oggetti non era neppure paragonabile a quello affettivo e rubare questi trofei non è stato altro che un “gesto di viltà e stupidità” che non potrà mai cancellare “i ricordi, le lacrime, il sudore, la fatica, i sorrisi, l’impegno e i sacrifici” che ha fatto sin dalla prima volta in cui ha calcato un campo da tennis.
Venuti a sapere dell’accaduto, gli organizzatori degli US Open hanno deciso di compiere un gesto di cortesia, riconsegnandole lo stesso premio a margine della presentazione dell’edizione 2017, in cui parte ancora una volta come numero uno italiana. È stata la Presidentessa Katrina Adams in persona a regalarle il riconoscimento, augurando alla nostra atleta di potersi ripetere nuovamente.
“Poterlo riavere è qualcosa di speciale”, le parole di Roberta Vinci, che si è detta davvero felice e, scherzando, ha affermato: “Mi piacerebbe guadagnarne un altro”. E la contentezza di poter toccare per mano quell’ambito trofeo è chiaramente visibile nella foto posta in alto in copertina.