“Lui allena per vincere. Io alleno per giocare un bel calcio e vincere. La mia strada è più difficile”. Così disse Louis Van Gaal in un’intervista, riferendosi ad un suo vecchio amico e collega Josè Mourinho. Di strada ne hanno fatta tanta, separati. Non incrociandosi molte volte. Ricordiamo però la collaborazione tra il portoghese e l’olandese dal 1997 al 2000 con Van Gaal, allenatore del Barça e Mourinho come vice, per poi finire con la magica finale di Champions League di Madrid 2010, dove fu lo “Special One” con la sua Inter ad avere la meglio sul Bayern Monaco guidato dal tecnico di Amsterdam.
Quest’anno i loro destini si incroceranno di nuovo in Premier League con Van Gaal a capo del Manchester United e Mourinho a capo del Chelsea. Mou confessa che ha imparato molto dall’esperienza in Catalogna e gli è servita anche sotto l’aspetto autoritario, imparando meglio come si gestisce una squadra.
Avrete capito, però, che tra i due tecnici e vecchi amici c’è un sentimento di amore-odio: si stimano, ma non tolgono spazio a qualche battibecco.
L’ultimo screzio tra i due è avvenuto qualche giorno fa quando Josè ha avuto da ridire sulla somma di trasferimento pagata dallo United per aggiudicarsi il terzino 19enne Luke Shaw, per lui esorbitante. In effetti, non sono stati pochi i soldi sborsati dalla squadra dalla maglietta rossa di Manchester per prendere questo giovane promettente, pagando al Southampton la cifra di 42 milioni di euro. Si sapeva della stima che il tecnico di Setubal nutriva nei confronti del ragazzino tant’è vero che lo voleva portare a Londra. Per questo motivo, il Chelsea ha poi virato su Filipe Luis aggiudicandoselo con una minore cifra sborsata, dall’Atletico Madrid.
A quanto pare, quest’anno, gli ingredienti ci sono tutti per vederne delle belle in Premier e, già da queste dichiarazioni, abbiamo capito che ci sarà un Chelsea – Manchester United infuocato e con l’attenzione di tutti i media del mondo.