Bibione è lontana da uno di quei luoghi in cui di solito un giornalista sportivo ci va per lavoro. Eppure l’ultimo fine settimana l’ho passato in questa amena località veneta, in cui con i mezzi ci si arriva con qualche difficoltà e tanta pazienza, ma poi ne vale la pena. Scorci naturali, una distesa di spiaggia che si apre davanti agli occhi. Davvero troppo lontano da uno di quei posti che solitamente frequentiamo noi giornalisti sportivi.

Quello che ha saputo costruire Bibione nell’ultimo fine settimana è un qualcosa che sogno possa succedere nel calcio. 250 campi di beach volley, un dj come telecronista e tanta voglia di divertirsi. Con l’agonismo giusto di chi vuole vincere, ma mai sopra le righe della sana competizione sportiva. Di una serie infinita di partite che sfumano nella festa dell’aperol spritz serale.

E altrettanto bello è stato il blogtour organizzato dalla MmOne, al quale siamo stati invitati. Tutto in linea con l’organizzazione e la tranquillità di un posto bellissimo immerso nel nord-est italiano. Dall’ospitalità dell’Hotel Corallo, struttura nella quale siamo stati accolti, alla bellezza del vero e proprio tour. Tra le terme di Bibione e un giro su un caratteristico peschereccio alla scoperta del Faro sul Tagliamento, il fiume che fa da confine naturale tra il Veneto ed il Friuli. Un posto turistico che, seppur in pieno Settembre e con delle temperature non caldissime, riesce ad incantare e soprattutto a popolarsi. Il tutto riuscito anche grazie all’apporto, fondamentale, dell’Associazione Bibionese Albergatori.

Ma non è stato solo turismo. La promozione, sicuramente riuscita, del territorio è un qualcosa che ci lascia a bocca aperta ma sulla quale, tecnicamente, ci entriamo fino ad un certo punto. Negli occhi c’è ancora la spensieratezza dei due eventi sportivi in spiaggia: il beach fitness ed il beach volley. Il divertimento di decine e decine di ragazzi, specialisti dello sport o semplicemente amanti volenterosi di passare una git6ornata sotto il sole a giocare. Verso il recupero della condizione fondamentale per uno sport: il divertimento. L’allegria.

Pensare che un ambiente del genere possa esserci in un contesto professionistico come quello della Serie A o di un campionato massimo di Pallavolo o Basket sarebbe pura follia. Come credere negli asini che volano, per motivi che è difficile anche spiegare. Ma auspicare una manifestazione del genere per il beach soccer, che sia un’occasione per riavvicinare la gente al calcio, magari alla presenza di qualche campione della Serie A, mi sembra opportuno. Ma, se vi venisse in mente, state attenti: Bibione è stata fantastica.