Mario Gomez

Where is Mario Gomez? In Inghilterra i tabloid si divertirebbero moltissimo sulla situazione del centravanti della Fiorentina, venuto in Italia per segnare gol a grappoli e che invece annaspa, senza trovare una giocata – ripeto, una – degna del suo nome.

E adesso? I fiorentini – d’altronde è nel loro dna – stanno iniziando a perdere la pazienza. Così si va dal “è un brocco” al classico “per segnare gli avversari devono giocare senza portiere”. Insomma, una barzelletta. Ride meno Montella e ancora meno la famiglia Della Valle. Che si è svenata per portare a Firenze il campione tedesco. Siamo sicuri che quel giorno – davanti a migliaia di persone in festa – non sia stato rapito il vero Mario Gomez?

Questa è la brutta copia e forse più che brutta è la copia triste di un giocatore che ha fatto per anni la differenza e ora sembra essersi scordato come si determina in una partita. “Mario non aver paura, di sbagliare un calcio di rigore: non è da questi particolari che si giudica un giocatore” avrebbe cantato De Gregori. Vero, ma stavolta i tifosi viola sono obbligati a giudicare Gomez. E non certo per un rigore fallito. È tutto il resto che preoccupa…