La sorpresa, piacevole, che non ti aspetti. Simone Bolelli, dopo aver eliminato Philipp Kohlschreiber nel secondo turno del torneo di Wimbledon, ha replicato la splendida prestazione fornita contro il tedesco trascinando al quinto set Kei Nishikori, numero 12 del ranking mondiale.
Il match è stato sospeso per oscurità sul punteggio di 3-3 pari nella quinta e decisiva partita, e riprenderà lunedì. Sull’erba londinese, infatti, la domenica è sacra e non si disputa nessun incontro. Davvero notevole la partita di Bolelli sino a quel punto: il bolognese, infatti, ha sciorinato un tennis solido e disinvolto, con una bella profondità nei colpi ed ottime percentuali al servizio. Nishikori, giocatore molto intelligente ed estremamente lucido dal punto di vista tattico, nulla ha potuto nel primo e terzo set, vinti in scioltezza dall’italiano che ha avuto un piccolo passaggio a vuoto solo nella seconda frazione di gioco. Il quarto set è pieno di rimpianti per Bolelli che, con un pizzico di fortuna in più, avrebbe potuto portare a casa la vittoria. Ed invece l’atleta azzurro, pur arrivando per ben cinque volte a due punti dal traguardo (sul 5-4 15-30 e sul 6-5 0-30), non è riuscito ad evitare il tiebreak, in cui il giapponese è salito in cattedra. Identico copione nel quinto set, con una doppia palla break annullata da Nishikori prima della sospensione per il buio.
Davvero difficile, adesso, prevedere come si concluderà il match. Ieri Bolelli ha dato la sensazione di poter piazzare il colpo del ko da un momento all’altro, ma è chiaro che alla ripresa conteranno soprattutto la lucidità mentale, la capacità di entrare subito in partita e la qualità dei primi turni di servizio. Simone lo meriterebbe più di chiunque altro: non bisogna dimenticare, infatti, la sua faticosa risalita ai vertici del tennis (ora è numero 132) dopo il calvario vissuto nel 2013, a causa di un intervento chirurgico al polso che lo ha tenuto lontano dai campi per oltre quattro mesi. In caso di vittoria, Bolelli sarebbe il quinto giocatore italiano nella storia a raggiungere gli ottavi di finale del torneo di Wimbledon dopo Nicola Pietrangeli, Adriano Panatta, Gianluca Pozzi e Davide Sanguinetti. E affronterebbe il fortissimo canadese Raonic, che ha demolito Kubot realizzando ben 30 aces.