A Wimbledon si sono disputati i quarti di finale maschili e stavamo per avere un’altra sorpresa. Federer, infatti, ha realizzato una rimonta favolosa, epica, indimenticabile contro Cilic che aveva vinto i primi due set e nel quarto aveva avuto tre match point. Alla fine, però, ha prevalso in Roger la grande voglia di non arrendersi, di ribellarsi alla sconfitta anche quando sembrava ormai certa, che sono i motivi che lo spingono a giocare ancora, a quasi 35 anni e dopo tutto quello che ha già vinto. A proposito di successi, con quello odierno Federer stacca la Navratilova come numero di trionfi gli Slam, portandosi a 307, e raggiunge Connors a quota 84 vittorie a Wimbledon. Dopodomani il campionissimo di Basilea disputerà la sua quarantesima semifinale in uno Slam, l’undicesima a Londra e, come due anni fa, avrà di fronte Raonic che ha battuto in quattro set Querrey. L’altra semifinale sarà tra Berdych, che ha demolito Pouille, e Murray, che ha battuto Tsonga il quale era riuscito a portarlo al quinto. Per Andy si tratta della settima semifinale a Wimbledon, raggiungendo Djokovic e Lendl, tornato ad allenarlo da circa a un mese.
Federer – Cilic 6-7,4-6,6-3,7-6,6-3
Lo svizzero supera il croato per la sesta volta nel loro settimo confronto.
Il primo set riserva poche emozioni con due sole palle break nel quinto game sprecate da Federer. Si arriva, così, al tie break, vinto da Cilic grazie a due errori consecutivi di Roger in avvio. I numeri sono a favore dello svizzero (17-12 i vincenti e 5-6 i gratuiti) ma gli sbagli arrivano come detto nel momento topico. Notevolissimo il rendimento al servizio del croato: il 95% di punti vinti con la prima e più del 60% con la seconda.
Il secondo set si decide già nel terzo game quando con un errore di rovescio Federer regala il break a Cilic che lo conferma salendo 3-1 annullando una palla break dopo esser partito con due doppi falli. Stavolta le statistiche sono a vantaggio di Marin che ha realizzato due vincenti in più e un errore non forzato in meno, andando sempre bene al servizio.
Il terzo set si infiamma nel finale: nel settimo game Roger si trova con un piede nel baratro ma recupera da 0-40 e sul 4-3 è lui a piazzare il break decisivo per la gioia del pubblico. La chiave del parziale sono i tre errori gratuiti in meno commessi dallo svizzero.
Nel quarto set il campione elvetico annulla due palle break di fila nel quarto game, ne spreca due nel game successivo guadagnate con un eccellente rovescio e salva due match point: sul 4-5 con la prima e sul 5-6 con un ace. Si arriva così al tie break, vinto da Federer in modo rocambolesco. Roger, infatti, riesce a salire 6-4 ma sbaglia in modo incredibile il set point, spedendo in corridoio un dritto e venendo agganciato sul 6 pari. Si va avanti a oltranza finché Cilic commette doppio fallo ma lo svizzero spreca ancora un set point, stavolta col rovescio, ma sbaglia due dritti di fila il croato. Comunque nel parziale sono tre i vincenti in più per Federer (20-17) ma sopratutto sette errori non forzari in meno (6-13).
Nell’ultimo set sale ancora di livello Roger che spreca due palle break ma se ne guadagna altre due con due pregevoli passanti nell’ottavo game e concretizza, andando a servire per il match e chiudendo senza troppi problemi per la gioia della moglie Mirka, dei suoi genitori, degli allenatori attuali ( Luthi e Ljubicic) e passati ( Edberg che si è tolto la giacca dalla tensione) e ovviamente del pubblico.
Alla fine, lo svizzero ha sorpassato il croato nel computo degli ace (27-23) realizzando quasi settanta vincenti, otto in più dell’avversario (67-59) e dodici errori non forzati in meno (24-36). Per Federer si tratta della decima rimonta dopo esser stato sotto di due set, l’ultima due anni fa agli USOpen contro Monfils nei quarti e la penultima nell’ultimo Slam vinto, a Wimbledon nel 2012 contro un altro francese, Benneteau.
Murray – Tsonga 7-6,6-1,4-6,4-6,6-1
Lo scozzese batte il francese per la tredicesima volta nel loro incontro numero sedici.
Il primo set si decide solo al tie break, vinto con due ottimi punti da Murray che si era fatto recuperare un break. La differenza la fanno gli errori non forzati, quattro in più quelli commessi da Tsonga.
Il secondo set è a senso unico con un solo game concesso da Andy che commette un solo gratuito a fronte dei dodici del transalpino.
Nel terzo set si risveglia Tsonga che conquista break nel quarto game e lo conferma salendo 4-1. Più del doppio di vincenti per il francese che raccoglie quasi il 90% di punti con la prima.
Il quarto set è dai due volti: sul 3-2 break di Murray a 15 ma poi si scatena Tsonga che infila una serie di quattro game con due break grazie a bei passanti e ottimi recuperi. La chiave sono, infatti, i sei vincenti in più per Jo (15-9).
Come nel secondo set, anche nel quinto non c’è storia con un solo game lasciato da Andy all’avversario.
In totale, la metà gli errori non forzati (23-47) dello scozzese che compensano i tredici vincenti in meno (59-46).
Ecco programma di domani con le due semifinali femminili
Campo centrale
h14
Serena Williams – Vesnina
Kerber – Venus Williams
Diretta su Sky sport 2
Buon tennis a tutti.