Quante volte, dopo episodi eclatanti, si è pensato di inserire una moviola nei campi da calcio? Rigori, simulazioni, gol fantasma, falli da cartellino rosso. Sono tutti episodi che non possono essere presi alla leggera e l’arbitro ha una grande responsabilità nel dover prendere una decisione, talvolta decisiva per le sorti della partita. Errare humanum est, quindi se il direttore di gara compie ogni tanto qualche errore, si può anche perdonare. Perseverare autem diabolicum, e quando questi errori diventano troppo frequenti, i tifosi gridano allo scandalo. Per questo motivo, spesso, si è pensato di inserire delle moviole in campo per permettere all’arbitro di verificare se un episodio sia o meno corretto, se un gesto sia da sanzionare o no, se un fallo che potrebbe provocare un penalty sia fuori o dentro l’area di rigore. Nel 2015, nonostante la tecnologia sia avanzatissima, queste telecamere non sono ancora state inserite negli stadi. Perché? Forse perché, oltre a dei pro, ci sono anche dei contro.

PRO

1) Sicuramente il calcio sarebbe corretto al 100%, i tifosi non avrebbero modo di contestare le decisioni dell’arbitro, perché il replay dell’episodio da prendere in considerazione chiarirebbe ogni dubbio. Verrebbero, dunque, eliminati gli errori umani.
2) Lo scandalo di Calciopoli lo ricordano tutti, ma con delle moviole in campo come si farebbe a corrompere un arbitro per vincere la partita in modo scorretto? C’è la prova tv a portata di mano!
3) Si azzererebbero le polemiche, dentro e fuori dal rettangolo di gioco e ci sarebbe una notevole diminuzione della violenza verbale e fisica. Con la moviola in campo si annullerebbero i pretesti per scatenare risse sugli spalti tra le varie tifoserie.

CONTRO

1) La figura dell’arbitro perderebbe importanza, sarebbe solo un uomo che segue il gioco e prima di prendere una decisione consulta la telecamera.
2) Una partita di calcio dura, in media, 90 minuti. Quanto durerebbe se l’arbitro dovesse controllare la moviola ogni minuto? Match interminabili, ore e ore per decidere chi delle due squadre deve portare a casa tre punti o deve passare un girone. Chi ama la propria squadra, durane le partite più importanti, ha il batticuore fino al triplice fischio finale, rischierebbe l’infarto!
3) Il calcio diventerebbe uno sport noioso e macchinoso, senza emozioni, senza l’ansia aspettando le decisione dell’arbitro, senza quel “ci darà il rigore, che dici?”, senza i fuorigioco fischiati per qualche centimetro, senza i sospiri di sollievo per una punizione al limite dell’area non concessa all’avversario.

Il calcio è uno sport in cui non c’è tempo per pensare, è questa la bravura di chi lo pratica, ogni decisione viene presa in una frazione di secondo, e questo vale sia per i giocatori che per gli arbitri. Questo è il calcio, vivere 90 minuti col fiato sospeso, col cuore in gola, con le arrabbiature e le soddisfazioni. Con le moviole in campo, non sarebbe calcio!