Cosa c’è da sapere sull’hockey su ghiaccio? Quali sono le curiosità di questo sport fantastico? Scopriamole insieme.
1) La leggenda del polipo di Detroit
E’ il 15 aprile 1952 quando prende il via questa strana e, allo stesso tempo, interessante tradizione. I Red Wings stanno disputando la prima partita dei playoff e i due fratelli Pete e Jerry Cusimano lanciano sul ghiaccio dell’Olympia Stadium un polipo. Per quale motivo, vi chiederete? Gli 8 tentacoli avrebbero significato le vittorie necessarie per ottenere la Stanley Cup. A quel tempo, infatti, la Nhl era composta solamente da 6 squadre e i playoff erano composti da due turni.
8 tentacoli, 8 vittorie. Quell’anno i Red Wings di coach Ivan batterono Maple Leafs e Canadiens, conquistando la loro 5° Stanley Cup e facendo sì che la leggenda del polipo di Detroit diventasse realtà.
ps: da allora, non a caso, la mascotte della squadra di Detroit è Al il polipo.
2) La prima rappresentazione dell’hockey su ghiaccio
L’etimologia del termine “hockey” è incerta. Potrebbe derivare da derivazioni linguistiche del francese, dell’olandese o, anche, dell’inglese. Molto più certa è, invece, la sua prima rappresentazione pittorica.
E’ il 1565 e Bruegel il Vecchio sta dipingendo i “Cacciatori nella neve“. In lontananza, sullo sfondo della tela appaiono dei personaggi, su una distesa di ghiaccio alle prese con giochi e corse su pattini.
Si tratta realmente di una prima forma di hockey?
3) La barba dei playoff
L’abitudine di non tagliarsi la barba durante i playoff di Nhl risale agli anni ’80 quando gli Islanders di New York furono costretti a giocare 4 partite in 5 giorni. Non avendo tempo da perdere, i ragazzi di Al Arbour decisero di non radersi sperando nella buona sorte.
Come diceva Edmund Burke, “la superstizione è la religione degli spiriti deboli“.
Tutto vero. Però gli Islanders alzarono la Stanley Cup per 4 stagioni conscecutive, dal 1980 fino al 1983, sconfiggendo Flyers, Stars, Canucks e Oilers.
4) La squadra più “meridionale”
Pensando all’hockey su ghiaccio possono venire in mente le grandi distese innevate del Canada o le fredde città svedesi. Forse non tutti sanno però che l’hockey è giocato anche in luoghi assolutamente impensabili della Terra.
In Australia e Nuova Zelanda è uno sport abbastanza seguito tanto che si possono contare circa 4 campionati ufficiali, tra giovanili e non. Il Dunedin Thunder, fondato nel 2008 in una cittadina nel sud della Nuova Zelanda, è il club più a sud di tutto il mondo. Iscritta alla New Zealand Ice Hockey League la squadra non ha mai ha mai vinto il NZIHL Trophy.
5) Hat trick
Quante volte abbiamo sentito questa espressione? Ma sappiamo realmente che cosa significa? Quando un giocatore mette a segno una tripletta, gli spettatori lanciano sul ghiaccio una marea di cappelli. Perché?
Secondo la tradizione l’origine di questo rito si deve ad Alex Kaleta, giocatore in forza ai Blackhawks che il 26 gennaio del 1946 entrò in un negozio di Toronto per acquistare un cappello ma si accorse di non avere abbastanza soldi con se per comprarlo. Kaleta fece quindi un accordo con il venditore Sammy Taft: se avesse segnato tre gol contro i Maple Leafs avrebbe ottenuto il cappello gratis. Quella sera Kaleta segnò quattro reti.