Lo sguardo ipnotico di Andriy Shevchenko nella notte di Manchester è un’immagine che il tifoso rossonero conserverà in eterno. Sono gli occhi di un ragazzo ucraino allievo del colonello Lobanovskyi deciso a incidere il suo nome nella storia del Milan e della Champions League.
Sheva è stato un cannoniere formidabile (322 partite 175 gol col Milan; 721 partite 354 gol in carriera) e ha realizzato il gol forse più importante e prestigioso nella storia del club. Inutile girarci attorno, quella palla scaraventata nella porta di Buffon il 28 maggio 2003 è stata la consacrazione del n.7 rossonero e lo ha posto di diritto al fianco di altri fenomeni come Altafini e Van Basten.

Sheva è stato un’atleta esemplare, un attaccante completo in grado di segnare in qualsiasi modo; Sheva è il Re dell’Est, colui che per molti anni ha infiammato San Siro con le sue accelerazioni e le sue giocate strabilianti. Dopo Van Basten non si era mai visto un centravanti così eclettico capace di essere tanto spettacolare quanto cinico. Sheva è stato l’unico calciatore straniero insieme a un certo Platini a vincere la classifica cannonieri al primo anno in Italia (1999-2000), e ha meritatamente avuto una carriera ricca di successi, sia di squadra che individuali. Due volte capocannoniere della Champions League (1998-99 e 2005-06), Pallone d’Oro nel 2004, Scarpa d’Oro nel 2005 e per ben 6 volte calciatore ucraino dell’anno, Sheva ha vinto un campionato col Milan e cinque con la Dinamo Kiev, una Champions League, una Supercoppa Europea e tanti altri trofei tra Ucraina, Italia e Inghilterra (Chelsea).

Per i tifosi rossoneri Sheva è un’amore inspiegabile attraverso le cifre e le vittorie, Sheva è andare allo stadio malgrado tutto, Sheva è la vittoria più bella di sempre, Sheva è un gol nel derby, Sheva è una progressione palla al piede accompagnata dal boato del pubblico, Sheva è il viso pulito di chi è cresciuto con una certa filosofia calcistica, Sheva è quel sentimento che va al di là del risultato, Sheva sarà per sempre il numero 7 del Milan, 7 come le Coppe dalle grandi orecchie.

Auguri indimenticabile campione.