Italvolley a un passo dalla Finale prima e da terzo posto dopo. Fallisce in entrambi i casi, ma esce a testa da questo Mondiale. Le ragazze di mister Marco Bonitta hanno dato il massimo, nella speranza di regalare un finale diverso alla competizione che le ha viste motivate e agguerrite.
Forse, motivazione e grinta sono un po’ calate, a fasi alterne, nella sfida con la Cina e in quella di ieri col Brasile, quando ci si giocava davvero tutto. Ma, gli insuccessi, anche se di insuccessi non è giusto parlare, dal momento che il gruppo ha comunque conquistato un buon quarto posto, hanno aperto gli occhi a un’Italia intera, più vicina allo sport in modo positivo ed entusiastico, senza polemiche e/o rancori, come invece avviene spesso col calcio.
Una nazione emozionata, trepidante e speranzosa, incollata alla tv (ben 4 milioni e mezzo di spettatori, probabilmente non era mai successo per la pallavolo…). Il potere del volley, dello sport, certo, ma pure la forza di una compagine pulita, caparbia, che sa coniugare bel gioco, spirito di sacrificio e coesione di gruppo, tra elementi giovani e veterane.
Pazienza se questo Mondiale non sia andato come tutti speravano e abbia fatto cadere ogni pronostico e ‘favoritismo’. Per la prima volta nella storia, gli Stati Uniti si portano a casa il Mondiale del volley femminile.
Per le italiane il gradino che precede il podio e un premio individuale, aggiudicato dalla De Gennaro come miglior libero del torneo. Nonché svariate consapevolezze, come evidenziato dal ct. Bonitta: ‘Chiudiamo con niente in mano, ma il mio bilancio di questo Mondiale è una vittoria. Sono contentissimo di questa squadra e della lunga cavalcata che abbiamo fatto assieme, facendo innamorare tanta gente. C’è materiale da cui ripartire. Questa squadra ha un futuro e, con Chirichella, Bosetti e Diouf in campo nel momento migliore di questa finale, lo si è visto‘.
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