Il lupo perde il pelo, ma non il vizio. Quando, nel febbraio 2014, Massimo Cellino ha acquistato il 75% delle quote societarie del Leeds United, glorioso club inglese di Championship (la nostra serie cadetta), tifosi e addetti ai lavori sono stati subito informati della sua fama di “mangiallenatori”. Con ben 36 cambi in panchina in circa 20 anni da presidente del Cagliari, il controverso imprenditore sardo non poteva certo rinnegare il proprio modus operandi al timone del club inglese.

L’ultima vittima in ordine di tempo è lo sloveno Darko Milanic, esonerato appena 32 giorni dopo il suo ingaggio, che ha pagato l’assenza di vittorie nelle sei partite in cui ha allenato i Whites. Si tratta del quinto avvicendamento tecnico in soli 8 mesi dall’avvento di Cellino a Leeds, una media che inizia a preoccupare i supporters di Elland Road. La squadra, infatti, in campionato annaspa nei bassifondi della classifica con la miseria di 16 punti conquistati in 14 gare.
Il presidente, consapevole del malumore dei sostenitori, ha chiesto scusa con un tweet sul profilo ufficiale del club ma, a giudicare dal tono delle risposte, la popolarità del “re del grano” è gia ai minimi storici.

Il tweet di Cellino sul profilo ufficiale del Leeds

Decisamente in salita quindi, l’avventura di Massimo Cellino in Inghilterra. Soprattutto ricordando le incredibili difficoltà per acquistare il club: la Football League, infatti, aveva inizialmente opposto il proprio diritto di veto alla scalata dell’imprenditore italiano, a causa di una condanna in primo grado per evasione fiscale comminata in Italia. Salvo poi ritornare sui propri passi per la presunzione d’innocenza sino all’ultimo grado di giudizio. Ma questa, ne siamo certi, è solo l’ultima puntata di una vicenda che riserverà ancora tanti colpi di scena. Il solito imprevedibile Cellino.