Quando è scoccato il minuto sessantacinque nel match tra Italia e Albania, molti telespettatori italiani e i pochi (in confronto alla folla albanese) inneggianti al tricolore presenti allo stadio Marassi avranno tirato un sospiro di sollievo e applaudito il commissario tecnico Antonio Conte. L’ex allenatore della Juve infatti ha mandato in campo Okaka, beniamino di casa viste anche le ultime prodezze sfoderate in maglia blucerchiata, richiamando fuori dal campo un orribile Mattia Destro.
Anche contro l’organizzatissima squadra di De Biasi che non è affatto una compagine di alto rango in Europa, il centravanti della Roma si è dimostrato abulico e poco incisivo. Eppure la qualità degli avversari, per niente impeccabili specie nella fase difensiva, avrebbe dovuto agevolare gli avanti azzurri che spesso sono stati ingabbiati dalle lunghe leve dei centrali balcanici. Giovinco, vista anche la sua stazza ha sofferto un po’ di più ma è via via cresciuto creando non pochi grattacapi e fornendo un briciolo di imprevedibilità all’Italia ma il vero assente è stato Destro.
Apparso svogliato e nervoso in più di una circostanza, l’ex attaccante del Siena, ambito da diverse squadre nell’estate del 2012, si è rivelato una zavorra per gli schemi di Antonio Conte. Molti infatti sono stati gli errori soprattutto in fase di appoggio o di rifinitura mentre dalle parti di Berisha non si è praticamente mai visto. Quando per lui c’è stata la grande occasione con la porta spalancata non è poi riuscito nemmeno ad inquadrare lo specchio gettando alle ortiche un’occasione monumentale. È evidente che probabilmente Destro non sia adatto a certi palcoscenici, sebbene ieri fosse solo un’amichevole: nella Roma segna molto anche perché alle sue spalle ci sono grandissimi calciatori come Totti e Gervinho che possono metterlo in condizione di colpire anche a porta sguarnita ma in caso contrario fatica dannatamente.
Sopravvalutato o solo sfortuna? A Mattia Destro l’ardua sentenza…