Signori e signore ecco a voi l’Italia, paese di santi, navigatori e poeti ma anche di critici d’arte, di musica, di tutto! Poteva mancare il calcio? Assolutamente no. Ed allora… tutti critici di allenatori, giocatori, società… ma i bersagli preferiti restano sempre loro: gli arbitri. Dopo lo sfogo di Pozzo della scorsa settimana, oggi tocca ad Enrico Preziosi, presidente del Genoa, che a seguito della partita contro la Roma si è scagliato contro Banti definendolo “una iattura“. Ma non è finita qui, infatti, il numero uno dei Grifoni ha continuato:”A Roma succedono cose brutte, spero non c’entri il calcio“.

Il riferimento celato (ma non troppo) ai fatti di MafiaCapitale ci sembra un po eccessivo, per non dire fuori luogo; e rimane il dubbio sulle motivazioni che hanno portato a tali dichiarazioni perché, francamente, è difficile il nesso tra mafia e calcio, tra appalti truccati e decisioni arbitrali. Seguendo il suo ragionamento città come Palermo, Napoli e Catania dovrebbero avere favori arbitrali a pioggia ogni domenica. Non Le sembra esagerato, Signor Preziosi?

Il presidente si riferisce chiaramente all’episodio chiave del match: espulsione di Perin e rigore (poi fallito). Ora, aldilà delle interpretazioni (“si può dare il giallo anziché il rosso”, Gasperini docet) e tutte le panzane che abbiamo sentito in queste ore, il regolamento parla di espulsione in caso di “chiara occasione da rete” e questa lo era, eccome. Quindi appare un’espulsione sacrosanta!

Se si vuole criticare il regolamento lo si può fare, ma criticare in quel modo un arbitro che lo ha applicato alla perfezione è quanto meno “umiliante” per il calcio e per lo sport in generale. Sia Preziosi che l’allenatore Gasperini hanno ribadito che questo comportamento della classe arbitrale fa innervosire il pubblico. No cari miei, il pubblico lo aizzate voi, presidenti ed allenatori, che cercate sempre un capro espiatorio ogni volta che si perde una partita. Ogni tanto guardarsi allo specchio e capire i propri errori non sarebbe male per evitare la deriva provinciale che sta prendendo il calcio italiano, perché tutte queste inutili e sterili polemiche non fanno altro che allontanare i veri sportivi da questo gioco. E soprattutto, prima di dar fiato alla bocca, ricordate che dal 2010 gli unici italiani a disputare finali, tra europei e mondiali, sono stati proprio loro: gli arbitri!