“Ho giocato 15 stagioni tra serie A e serie B, vestito la fascia di capitano in piazze pregiate, mi sono tolto delle soddisfazioni e ho una famiglia che sta bene a Siena. Why not?” Proviamo a entrare nella mente di Daniele Portanova, stimato difensore centrale di 36 anni, che dopo essere stato corteggiato da mezza serie B e qualche club di serie A (Bari e Chievo su tutti) ha optato per una scelta di vita: dire sì alla Robur Siena, oggi ripartita dalla serie D dopo il fallimento estivo, e tornare in Toscana, dove era stato dal 2004 al 2009 con 158 presenze e 8 reti, prima di passare per Bologna e Genoa.
“Siena? La porto dentro al cuore-le parole del difensore classe 1978-Dei miei cinque anni in bianconero ho ricordi quasi tutti belli. Anzi, sono belli anche quelli brutti. Qua ho vissuto il periodo più importante della mia carriera, perché sono cresciuto tecnicamente e ho avuto così la possibilità di giocare in modo dignitoso in serie A”. Portanova, romano e tifoso laziale, con due figli nel settore giovanile biancoceleste, dopo un’estate da fuori rosa a Genova e la rescissione del contratto con i rossoblù, a settembre aveva provato a proporsi anche al club di Lotito, dopo il grave infortunio di Gentiletti, ma invano. Dopo due mesi trascorsi ad allenarsi a Siena, dove ritroverà anche Simone Vergassola in campo nella città in cui ha preso casa e aperto un’attività commerciale, ecco la scelta di firmare con il club guidato da Massimo Morgia, oggi diretto a vele spiegate verso la Lega Pro. Perché “certi amori non finiscono”, come cantava un altro romano doc, Antonello Venditti. Di nuovo a Siena. Stavolta per chiudere lì la carriera da calciatore, con l’obiettivo di riportare la Robur tra i professionisti
(Twitter: @GuerraLuca88)