Finisce 0-0 l’incontro odierno disputato tra Parma ed Atalanta. Ma la partita disputatasi al Tardini sarà piuttosto ricordata per tutto ciò che è fuori (o quasi) dal rettangolo di gioco. E’ un incontro surreale, una scenografia che neppure il miglior Hitchkok o il teatro dell’assurdo di Beckett avrebbero mai potuto immaginare. Perchè il rientro in campo dei crociati, dopo due settimane intrise di polemiche, contributi da versare, pignoramenti ed istanze di fallimento è già di per se una notizia. Forse l’unica cosa che conta da queste parti, almeno fino alla sentenza del 19 marzo prossimo.

Pronti, si parte: la Curva Bagnaresi accoglie tra scroscianti applausi i propri giocatori, con capitan Lucarelli in testa. I ragazzi allenati da Donadoni se la giocano come meglio possono, con la grinta e la voglia di quelli che non hanno più niente da perdere. Un atteggiamento che dal pubblico di Parma riceverà il giusto riconoscimento anche al termine della partita. Tanti gli striscioni sugli spalti, tra il faceto ed il serio: “Lega e Figc fallite insieme a noi”, “Rispetto per noi che ci siamo” ed il più classico dei classici “Manenti vattene”. Tutti contro l’attuale numero uno del Parma, messo alla berlina da Sindaco, Presidenti, Dirigenti Federali prim’ancora che dagli stessi ‘suoi’ tifosi.

E l’Atalanta? Ha sicuramente sciupato una grande occasione in ottica salvezza, considerando la sconfitta del Cagliari ed il pareggio del Cesena. La situazione è rovente, e forse anche il nuovo tecnico Reja sembra rendersene conto. Forse fin troppo, vista la sua espulsione nella ripresa. Cosa fare, allora? L’ex tecnico del Napoli non ha dubbi: mettersi in tribuna appena sopra la panchina dei suoi e dare le giuste direttive, con tanto di indicazioni gestuali. Come se l’espulsione, di fatto, non ci fosse mai stata. Una normalità nell’assurdità del contesto, che peraltro non gode neppure di una vastissima cornice di pubblico.