Sono dieci e sono nati alla fine degli anni ’70. Ma giocano ancora in Serie A e sono decisivi, con ottimi risultati. Hanno fatto le fortune di diverse squadre negli anni, ma continuano a stupire e a dimostrare che il calcio in alcuni casi non ha età.
FRANCESCO TOTTI
Capitano della Roma e simbolo di una generazione che continua a meravigliare. A volte gioca da fermo, ma continua a dispensare meraviglie e perle. Uno dei più forti del nostro campionato, forse tecnicamente più forte in assoluto.
ANTONIO DI NATALE
Classe, velocità, e nonostante l’età una condizione atletica invidiabile. Di Natale rimane una certezza. Non ha voluto fare il salto di qualità, ed è rimasto all’Udinese, nonostante avesse offerte prestigiose, da Juventus e Milan. Con i friulani scrive la storia, e ha un obiettivo: superare Baggio per far felice suo papà.
LUCA TONI
Ha girato l’Italia e poi anche l’Europa, arrivando al Bayern Monaco. Ha fatto bene con la Fiorentina, con il Palermo e ne ricordiamo esperienze brevi anche a Roma e Torino (con la Juventus). Prima di fare le fortuna dell’Hellas Verona. C’era una vecchia canzone che diceva: “Luca Toni, sei per me il numero 1”. Anche a 37 anni.
ALESSANDRO LUCARELLI
Livornese di nascita, parmense d’adozione. Si ritrova capitano del Parma in un momento sportivamente ed economicamente tragico. Ci mette la faccia, anche fuori dal campo, e tiene alto l’orgoglio della propria squadra, senza scappare dalla barca che affonda. Capitano fino in fondo.
MIROSLAV KLOSE
Il calciatore ad aver segnato di più nella storia dei mondiali. Arriva in Italia a fine carriera, ma ha un feeling con il gol che non ha età. Tra alti e bassi, ma soprattutto alti, continua a segnare. “Palla a Klose e s’abbracciamo”.
DAVID PIZARRO
Aveva quasi rotto con la Fiorentina, poi è rimasto. Il centrocampista cileno è uno dei pochi registi, vecchio stile, rimasti nel nostro campionato. Vertice basso di metà campo, con i piedi fa quel che vuole.
FRANCO BRIENZA
Ha girato mezza Italia, se non di più. Ha sempre fatto bene e probabilmente avrebbe meritato una carriera diversa da quella che ha fatto. Non ha mai avuto la possibilità di giocare in una big, ma continua ad essere un outsider. Capace di gol importanti per chi deve salvarsi. Riuscirà il miracolo anche con il Cesena?
MARCO STORARI
Un lusso per la Juventus. Un numero “12” così non può permetterselo nessuno in Italia. Un portiere di riserva capace quando gioca di non far rimpiangere nemmeno Gigi Buffon. Ha giocato anche nel Milan e nella Sampdoria: avrebbe potuto continuare a giocare altrove, ma ha preferito la via dei trofei. Ed è parte integrante di uno spogliatoio vincente.
GIUSEPPE BIAVA
L’anno scorso aveva fatto bene nella Lazio, quest’anno è andato a Bergamo e sta facendo bene anche lì. L’Atalanta ha qualche problemuccio di classifica, ma la difesa continua a reggere bene. Lontano dalle telecamere, ma con una media voto alta.
FRANCESCO TAVANO
Avrebbe potuto fare anche lui una carriera diversa. Era arrivato al Valencia e poi alla Roma, senza riuscire ad affermarsi. Nel 2011 decide di tornare ad Empoli, e dopo qualche anno di B riporta il proprio club, con il quale era esploso qualche anno prima, in Serie A. Fa coppia con Maccarone, segno che ad Empoli il tempo, a volte, si ferma.