Nessuno avrebbe mai scommesso su di lui. Si pensava fosse uno dei tanti giocatori transitati in Serie A, senza nessuna possibilità di debuttare in competizioni europee. Ma il calcio è bello anche per questo.
Andrea Raggi nasce a La Spezia il 24 giugno del 1984. Cresce nelle giovanili dell’Empoli ma nel 2003 si trasferisce nella Carrarese, per poi tornare nella squadra toscana dove esordisce nella massima serie il 25 settembre del 2005, nella gara disputata dall’Empoli contro il Cagliari e vinta per 3 a 1. Nel 2009 viene acquistato dal Palermo per 7 milioni di euro. Parentesi non fortunata, tanto da essere poi ceduto in prestito alla Sampdoria dopo 6 mesi. Squadra diversa ma stesso esito finale. Torna dal prestito e viene girato al Bologna.

Il 16 luglio 2010 si trasferisce al Bari, fortemente voluto da Ventura. Finisce la sua avventura pugliese e quando torna al Palermo viene messo fuori rosa, è dunque sul mercato.
Viene acquistato a titolo definitivo dal Bologna, dove colleziona 31 presenze, tutte da titolare.
Il 21 maggio 2012 però, arriva la svolta per la sua carriera: non trova l’accordo per il rinnovo col Bologna e viene ingaggiato dal Monaco, squadra francese fresca di cambiamento societario e pronta a riscattarsi sia in campionato che in Europa. Gol all’esordio e primi due anni di alti a bassi, ma al terzo anno è ormai un titolare fisso, esordendo anche in Champions League contro il Bayern Leverkusen, gara persa dai francesi per 1-0.

Oggi si sta giocando la semifinale della competizione europea più importante. Ha disputato una gara contro la Juventus da 8 in pagella. Nessun errore difensivo ed una concentrazione da veterano. La storia del difensore italiano è completamente cambiata. Non è più il difensore che nessuno voleva e neanche un bidone, come Zamparini lo aveva definito qualche tempo fa.