Grande notizia per il tennis italiano nel pomeriggio di ieri, mercoledì 21 Ottobre: con la vittoria al secondo turno del torneo di Mosca, Flavia Pennetta è sicura di andare alle WTA Finals di Singapore, il Masters di fine anno tra le migliori otto, quinto torneo più importante dopo i quattro Slam. Per l’azzurra il coronamento di una grande stagione e, più in generale, di un’eccellente carriera, che terminerà proprio con quel torneo, avendo lei stessa annunciato il ritiro al termine di quest’anno.
La Pennetta, però, non sarà la prima italiana a partecipare all’importante evento: nel passato vi riuscirono già quattro nostre tenniste, e precisamente Raffaella Reggi (1986,1987,1989), Silvia Farina (2001,2002), Francesca Schiavone (2010) e Sara Errani (2012,2013).
In particolare, nel 2010 al termine della stagione della vittoria del Roland Garros, la milanese Francesca Schiavone fu la prima a qualificarsi al Masters con l’attuale formula: 8 partecipanti divise in due gironi anzichè le 16 con eliminazione diretta. Nel gruppo con Caroline Wozniacki, Elena Dementieva e Samantha Stosur, venne battuta da quest’ultima nel primo match. Dopo un ottimo inizio, 4-0 con 16 punti a 3 di parziale, la Schiavone subì una grande rimonta perdendo primo e secondo set per 6-4 6-4. Contro la Wozniacki, Francesca combattè per un set, vinto 6-3, ma soccombette nei due successivi per 6-1 6-1 (il punteggio, però, è bugiardo in quanto anche nel secondo e terzo set ci fu equilibrio). A eliminazione già avvenuta, ci fu almeno la vittoria contro Elena Dementieva per 6-4 6-2, in quello che si saprà essere, a partita appena terminata, l’ultima partita della carriera della tennista russa. Quest’ultima ha poi dichiarato di non aver detto all’azzurra che quello sarebbe stato il suo ultimo match per non condizionarne in qualche modo il rendimento in partita.
Nel 2012, anno della finale al Roland Garros persa contro la Sharapova Errani, invece, fu la prima a qualificarsi alle WTA Finals sia in singolare che in doppio con Roberta Vinci. Nel girone fu battuta dalla Sharapova 6-3, 6-2 dopo aver combattuto ad armi pari durante il primo set. Nella seconda giornata vince contro la Stosur 6-3, 2-6, 6-0. Per passare il turno e approdare in semifinale è obbligatorio vincere anche il terzo match contro Agnieszka Radwańska ma, dopo tre ore e mezza, cede in in tre set molto lottati 7-6, 5-7, 4-6). Purtroppo le cose non vanno meglio nel doppio, dove è battuta dal team russo Kirilenko–Petrova per 1-6, 6-3, [10-4].
L’anno successivo, al termine della stagione caratterizzata dalla semifinale allo slam parigino, tornò al Masters. Nel round robin perse contro l’Azarenka per 6-7(4) 2-6, dopo aver avuto nel primo set un vantaggio di 5-2 e di 6-5, condizionata da un infortunio al polpaccio avuto nel tie-break; nel secondo match combattè contro Li Na, ma venne battuta 3-6 6-7(5); ormai aritmeticamente eliminata, sconfisse per la prima volta in carriera l’ex nº1 del mondo e nº8 Jelena Janković,in soli due set (6-4 6-4). Così fu la prima italiana della storia ad avere conquistato più di un match al Masters di fine anno con la formula delle prime otto.