Sinceramente credo che avrebbero dovuto cambiargli il nome: Lake Placid.
Cosa avrà avuto mai di “placid” questa amena località nel nord-est dello stato di New York (Usa), dove si giocarono le Olimpiadi invernali nel lontano 1980?
Qui, il 22 febbraio di quell’anno, si disputò una sfida epica, che sarebbe passata alla storia e sarebbe stata celebrata nel film “The miracle” diretto da Gavin O’Connor nel 2004.
L’incontro di Lake Placid tra Usa e Unione sovietica fu vinto dalla squadra statunitense allenata da Herb Books per 4-3, dopo un’incredibile rimonta, e avrebbe condotto gli Usa a vincere la medaglia d’oro nella successiva partita contro la Finlandia.
Tuttavia ora, a 35 anni da quella sfida incredibile, dove sono finiti i protagonisti della partita?
Blog di Sport ha cercato di rispondere a questa domanda.
Jim Craig, il goalie statunitense di Lake Placid, aveva già giocato negli Atlanta Flames e nella stagione 1980/1981 sarebbe passato ai Bruins di Boston. La sua carriera da giocatore in Nhl si sarebbe conclusa nel 1984 presso i Minnesota North Stars, per poi diventare per due stagioni (1994/1995 e 1995/1996) l’assistant coach della Northeatern University, che militano nella National College Athletic Association (NCAA).
Sicuramente uno dei principali protagonisti di Lake Placid 1980, Craig lavora attualmente come motivatore professionale e consulente di marketing. Nel corso degli anni, infatti, ha studiato presso la Boston University ed è diventato presidente del Gold Medal Strategies.
William Schneider, meglio conosciuto come “Buzz”, non si può certo dire che sia un top player dell’hockey su ghiaccio.
Nella sua carriera non aveva mai giocato in Nhl e le uniche presenze di una certa importanza erano state AHL, presso gli Springfield Indians, e in IHL, presso i Milwaukee Admirals. Per il resto, aveva (e avrebbe in futuro) giocato solamente in campionati inferiori.
Tuttavia, in quell’incontro di Lake Placid, l’ala sinistra classe 1954 riuscì a mettere in seria difficoltà i sovietici, i quali sul ghiaccio erano, fino a quel momento, davvero imbattibili.
Nel 1983 Schneider si ritira dall’hockey giocato e diventa il responsabile commerciale in una azienda di Minneapolis (Minnesota). Copre questo ruolo per molti anni fino alla seconda metà degli anni 2000, quando diventa coordinatore della squadra maschile di hockey su ghiaccio in Turchia.
Mark Johnson è probabilmente il giocatore di maggior esperienza della squadra che vinse la medaglia d’oro.
Nel 1972 esordisce in Nhl, dove avrebbe giocato fino al 1990 e collezionato in totale 508 punti in 669 incontri. Ha giocato tre stagioni con i Penguins, tre con gli Hartford Walers (se il nome non vi dice nulla sappiate che sono gli attuali Hurricanes), una stagione con i Blues e cinque con i Devils.
Johnson è noto anche all’hockey su ghiaccio italiano per aver giocato per due stagioni nell’Hockey Club Milano, dal 1990 al 1992 (81 punti in 38 partite), per poi terminare la carriera in Austria presso l’EK Zell Am Seg.
Conclusa la carriera da giocatore, l’eroe di Lake Placid è entrato a far parte dello staff dell’Università del Wisconsin (NCAA), prima come assistant coach e dal 2002 come head coach.
Mike Eruzione
Nato nel 1954 nel Massachusetts, Eruzione fu il capitano della squadra che superò l’Unione sovietica in quell’ottobre 1980.
Quando arriva a Lake Placid Eruzione non ha una grande esperienza alle spalle: ha iniziato a giocare nell’hockey professionistico dal 1973, militando per quattro stagioni nella Boston University (NCAA), per poi passare ai Toledo Goaldiggers dal 1977 al 1979.
A Lake Placid termina la sua carriera da giocatore.
Inizia tuttavia una nuova avventura, che lo porterà a rifiutare un contratto con i Rangers e a diventare commentatore sportivo presso quattro emittenti televisive: Usa Network, Fox, Abc e Cbs.
Tra il 1991 e il 1993 entra a far parte dello staff dei Nashville Knights (ECHL) e nel 1994 diventa assistant coach nella squadra della Boston University, dove attualmente è director of special outreach.
Nel corso degli anni, l’eroe di Lake Placid è diventato anche proprietario della squadra degli Omaha Lancers, che militano nell’USHL e head coach della squadra giovanile in cui gioca il figlio, nella città natale di Winthrop (Massachusetts).
Herb Brooks
Herb Brooks, l’allenatore di quella squadra di giovani esordienti, erano nato nel 1937 nel Minnesota e all’epoca di Lake Placid aveva 43 anni.
Aveva giocato fino al 1959 nella University of Minnesota, per poi passare nel campionato di USHL, con i Rochester Mustangs e i St. Paul Steers.
La sua carriera da allenatore va divisa in due momenti: prima del 1980, diventa head coach dell’University of Mnnesota; dopo l’epica avventura di Lake Placid Brooks entra in Nhl e diventa head coach dei Rangers fino al 1985, dei Minnesota North Stars (gli attuali Stars di Dallas) e dei Devils.
Dal 1995 al 2003 entra poi a far parte dello staff dei Penguins, prima come scout e, infine, per un anno come head coach, per poi essere sostituito con Kevin Constantine.
Muore in un incidente stradale l’11 agosto 2003 a Forest Lake (Minnesota).