5) Amar’e Stoudemire (Miami Heat)
L’ex-giocatore di Suns e Knicks, ormai relegato ad un ruolo da comparsa in quel di Miami (2.9 punti e 2.6 rimbalzi in 10 minuti di impiego medio), dimostra di avere ancora qualche asso nella manica: il tentativo di schiacciata di Markieff Morris viene così rispedito al mittente senza troppi convenevoli.
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4) Dwyane Wade (Miami Heat)
Mai sottovalutare l’MVP delle Finals 2006, neanche a meno di tre secondi dal termine dei tempi regolamentari: Flash riceve palla sulla rimessa decisiva e mette a segno il lay-up che porta la partita ai supplementari, che alla fine vedranno prevalere proprio la franchigia della Florida.
3) Stephen Curry (Golden State Warriors)
L’MVP della scorsa regular season non smette mai di sorprendere. Il numero 30, peraltro in condizione fisiche precarie, porta a spasso l’intera difesa dei Portland Trail Blazers e serve un imprevedibile alley-oop per l’accorrente Andrew Bogut, lesto ad effettuare la deviazione vincente che vale due punti da copertina.
2) DeMar DeRozan (Toronto Raptors)
Ancora una schiacciata da applausi per il prodotto di University of Southern California, che punisce in maniera netta la disattenzione difensiva dei Philadelphia 76ers. Jahlil Okafor tenta di rimediare agli errori dei propri compagni ma viene spazzato via dalla guardia giunta al settimo anno in NBA, capace di un rendimento da All-Star nella prima parte della stagione in corso.
1) Deron Williams (Dallas Mavericks)
Finale col botto a Dallas, dove i Mavericks hanno la meglio sui Sacramento Kings al termine di due estenuanti tempi supplementari. Con 1.3 secondi sul cronometro, Williams manda per aria Rudy Gay con una splendida finta, riuscendo poi ad infilare la tripla che consente alla squadra di casa di aggiudicarsi la vittoria: una piccola rivincita per chi lo considerava del tutto finito dopo gli anni bui ai Nets.