Kyle Lowry (Toronto Raptors)
Il giocatore della settimana della Eastern Conference ha condotto la compagine canadese ad un record di 4-1, alzando bandiera bianca solamente nei secondi finali della sfida contro Chicago: le sue cifre – 27.2 punti, 6.8 assist, 6.4 rimbalzi, 2.2 rubate, 3.2 triple con il 46% dal campo, il 47% da tre e il 78% ai tiri liberi – raccontano di un giocatore stabilizzatosi ormai nell’elite NBA in quanto a playmaker.
Russell Westbrook (Oklahoma City Thunder)
Tripla doppia di media in settimana per il numero 0 di Oklahoma City (18.8 punti, 11.3 assist e 10.3 rimbalzi) cui vanno aggiunte anche 2.3 triple e 1.8 rubate. I suoi sforzi, uniti a quelli di Kevin Durant – giocatore della settimana ad Ovest – hanno fatto sì che i Thunder conquistassero quattro vittorie su quattro ai danni di Portland, Boston, Philadelphia e Indiana: risultati fondamentali per difendere il terzo posto della Western Conference dall’assalto dei Clippers.
Kevin Durant (Oklahoma City Thunder)
Numeri d’altissimo livello per il nativo di Washington (26.8 punti, 9.5 rimbalzi, 7.5 assist, 1.8 triple, 53% dal campo, 90% ai liberi) che in attesa della free agency di quest’estate sta profondendo anima e corpo nel tentativo di conquistare il primo anello della sua carriera: qualora lui e Westbrook dovessero ottenere un solido contributo dal resto del roster, nei Playoffs i Thunder potrebbero rappresentare il terzo incomodo nella lotta tra Golden State e San Antonio.
Dirk Nowitzki (Dallas Mavericks)
Anche a 37 anni il tedesco continua ad incantare con il suo stile inimitabile. I 40 punti messi a segno nella vittoria al supplementare contro Portland sono il massimo dal 2003 per un giocatore della sua età: in quell’occasione a riuscirci furono nientemeno che due leggende assolute come Karl Malone e Michael Jordan. A margine dell’exploit contro i Trail Blazers, Nowitzki ha viaggiato a 26.8 punti, 8.0 rimbalzi, 3.0 assist, 2.0 triple e 2.0 stoppate con il 52% dal campo e il 90% ai liberi, facendo tornare indietro di qualche anno le lancette dell’orologio.
DeMarcus Cousins (Sacramento Kings)
Le due vittorie (Lakers e New York) e le altrettante sconfitte (New Orleans e Detroit) raccolte in settimana da Cousins e dai suoi Kings descrivono perfettamente l’ennesima annata deludente della franchigia californiana, destinata a fallire di nuovo la rincorsa alla post-season nonostante le aspettative di inizio stagione. Il prodotto di Kentucky ha comunque messo a referto 24.3 punti, 12.5 rimbalzi, 2.0 rubate, 2.3 stoppate con il 45% dal campo e l’84% ai tiri liberi, facendo registrare una prestazione da 24 punti e 20 rimbalzi nella vittoria sul campo dei Knicks.