23 Giugno 1990. Colombia – Camerun 1-2. La Colombia di Valderrama, per l’unica volta nella propria storia arrivata agli ottavi di finale, saluta le notti mondiali perdendo ai supplementari contro il Camerun.
28 Giugno 2014. Colombia – Uruguay 2-0. James Rodriguez con una doppietta abbatte quel record imposto dalla Colombia 24 anni fa e porta i suoi, per la prima volta nella storia, tra le prime 8 del mondo.

Caro James, dove hai lasciato i ricci biondi e il baffo scuro? A qualche nostalgico di un tempo nemmeno troppo lontano ricordi Valderrama, non fosse altro per la maglia che indossi e il numero 10. Eppure James Rodriguez ha toccato un punto più in alto di Valderrama, e la favola che sta scrivendo con la maglia della propria nazionale è un cammino tra le stelle bellissimo. La doppietta di ieri, e i 5 gol in 4 partite, che lo portano in vetta alla classifica dei cannonieri di questa competizione, sono storia per la nazionale colombiana. Mai arrivata così in alto in un Mondiale, adesso Rodriguez e compagni dovranno affrontare il Brasile, ma hanno dimostrato di poter credere nel grande sogno.

In quella serata napoletana del ’90 Valderrama non timbrò il cartellino, segnò in quel mondiale solo all’esordio. La doppietta di Roger Milla ai supplementari spezzò quella favola, scritta da interpreti di tutto rispetto come Higuita, Valderrama e Rincon, ma interrotta sul più bello. Questa è la Colombia di James Rodriguez, ma anche Jacksson Martinez e Cuadrado. È la squadra che gioca con 4 attaccanti, e diverte. Segna 11 gol in 4 partite, gioca bene, e sembra anche relativamente solida. Probabilmente la miglior Colombia di sempre, non solo per i risultati. È la Colombia che avrebbe voluto ospitare i mondiali, ma deve andarli a giocare in Brasile, perché a molti sembrava inopportuna questa candidatura. Compreso Blatter. Ha tanti problemi la Colombia, ma adesso ha anche un sogno in più.

E Valderrama, forse il più grande di sempre nel calcio colombiano, lancia l’ultimo meraviglioso assist a James Rodriguez, dichiarando: “Chiamatelo El Pibe”, così come veniva soprannominato lui. Con un soprannome pesante, James senza riccioli biondi e baffi scuri è pronto a continuare una favola meravigliosa. Firmata: El Pibe.