Nella foto, Fabrizio Piscitelli

Una notizia di poche ore fa ha scosso il mondo ultras. Fabrizio Piscitelli, facente parte del gruppo “Irriducibili” della Lazio, è stato colpito da un nuovo provvedimento giudiziario. “Diabolik”, così come viene soprannominato dalla curva laziale, dal settembre 2013 si trova in carcere per spaccio di droga. Grazie alle indagini, condotte dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, si è scoperto che Piscitelli poteva contare anche su un grosso giro di affari che ammonta a svariati milioni di euro. Il patrimonio, sequestrato dal Gico della Guardia di Finanza della Capitale, era aumentato con la vendita di gadget raffiguranti Mister Enrich, un fumetto che rappresenta gli “Irriducibili”, oltre a vari prodotti della Lazio. Piscitelli, per le sue attività nell’area dei Castelli Romani, poteva contare sulla moglie e su una delle figlie.

La confisca preventiva del capitale, ordinata dal Tribunale di Roma, ha interessato: un patrimonio aziendale e i beni di una società con sede nella città capitolina per il commercio di abbigliamento e oggetti all’ingrosso; un fondo comune e un patrimonio di un’associazione culturale che veniva gestita con alcuni elementi importanti della “Curva Nord” biancoceleste; tre auto; rapporti bancari, assicurativi, azioni; le quote di una società impegnata nell’attività di produzione nei settori della stampa, della grafica e dell’editoria, due immobili situati a Grottaferrata ai Castelli Romani. Il tutto per un valore di 2,3 milioni di euro, mica bruscolini. Ricordiamo che nei primi anni ’90, Piscitelli ha avuto a che fare con un boss della camorra, residente a Roma.