Di lui si ricordano negli ultimi anni più le prodezze fuori dal campo, in ambiti lontani dal lecito, che quelle nel rettangolo verde, ma dal 26 gennaio potrà tornare a fare il calciatore, valendo come “rinforzo” per l’Atalanta, squadra che ne detiene il cartellino: parliamo di Andrea Masiello, difensore 28enne di proprietà della “Dea” di Bergamo, che tra poco meno di un mese potrà tornare a disposizione dopo aver scontato una squalifica di 2 anni, 5 mesi e 15 giorni per le note vicende legate al calcioscommesse ai tempi di Bari, quando partecipò ad alcuni “tarocchi” alle spalle della società di Strada Torrebella, su tutti il noto derby perso con il Lecce per 0-2, con Masiello a “segno”, ma nella porta sbagliata. Il carcere, il patteggiamento sia nel processo sportivo che in quello penale e ora dalle guardie ai guardiani (della difesa) il passo è breve.
Dopo aver ponderato a lungo la scelta, sulle note di un’eco kantiana (Il cielo stellato sopra di me, la legge morale dentro di me), l’Atalanta ha deciso: Masiello torna in gruppo. Da allora il calciatore viareggino, che nei tre anni lontano dai campi (ultima partita nel gennaio 2012, Lazio-Atalanta 2-0) aveva infilato anche sommesse richieste di tornare a giocare e una tardiva retromarcia sull’autorete nel derby contro il Lecce, si è allenato d solo con l’aiuto di due preparatori. Complice anche l’emergenza infortuni, il tecnico Colantuono lo metterà subito alla prova e deciderà nel giro di qualche settimana se e quando rimandarlo in campo. Ego absolvo te a peccatis tuis, Andrea: a Bergamo, sponda atalantina, la pensano così.
(Twitter: @GuerraLuca88)