A volte ritornano. Come se non bastassero le preoccupazioni legate al futuro, in attesa dell’asta fallimentare in programma per il 12 maggio, ecco il recente passato che torna prepotentemente a turbare i tifosi del Bari.
Nel corso della trasmissione Radio Anch’io Sport su Rai Radio1, infatti, è tornato alla ribalta Antonio Matarrese, che ha rilasciato alcune dichiarazioni destinate quanto meno a far discutere.
L’ex presidente di Figc e Lega Calcio, interpellato sulla questione Bari, è entrato a gamba tesa sui sostenitori biancorossi, giustificando il ritorno massiccio allo stadio con il costo esiguo dei biglietti; “Adesso è festa perché si paga un euro”. L’onorevole, evidentemente non pago, ha rincarato la dose spostando il mirino sulla città e sui potenziali acquirenti: “Spero che il Bari continui ad esistere. La cosa grave è che si diceva che i Matarrese non volessero vendere, ma ora dove sono i compratori? C’è addirittura chi si faceva chiamare presidente tifoso…la città ha avuto un’involuzione calcistica, ai baresi ora dico di farci vedere che siete più bravi di noi. Leggere che i compratori debbano venire dall’India, dove ci sono due ostaggi italiani, fa specie. Ma pur di salvare il calcio, va bene tutto”.
Le parole di Antonio Matarrese, prevedibilmente, hanno scatenato un acceso dibattito e feroci polemiche tra i tifosi e, più in generale, tra i cittadini baresi. L’ex vicepresidente di Uefa e Figc, parlamentare per quattro legislature, ha forse dimenticato che la drammatica situazione attuale del club biancorosso è soprattutto conseguenza della gestione della sua famiglia, durata ben 37 anni. Evidentemente non sono bastate tante stagioni intrise di delusioni, promesse non mantenute, partite vendute e punti di penalizzazioni accumulati: ai fedelissimi del Bari è stata riservata l’ennesima pubblica umiliazione. L’amaro epilogo dell’Associazione Sportiva Bari non è certo colpa della città, né dei sostenitori della squadra: chi è stato capace di accumulare oltre oltre trenta milioni di euro di debiti, facendo fallire una gloriosa società con oltre cento anni di storia, dovrebbe almeno assumersi la responsabilità delle proprie azioni.