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Per i tifosi del Bari è stato un risveglio inaspettato e molto fastidioso. Troppo recente e dolorosa la ferita del calcioscommesse per poter accettare quel titolo in prima pagina sulla Gazzetta dello Sport che recita testualmente “Caos Catania: dubbi anche su Carpi, Brescia e Bari“. In una delle conversazioni intercettate tra l’ex ds etneo Delli Carri ed il procuratore sportivo Di Luzio si parla proprio della squadra biancorossa, con insinuazioni (tutte da dimostrare) su presunti pareggi pilotati. La società del presidente Gianluca Paparesta ha subito smentito seccamente ogni coinvolgimento con un durissimo comunicato: “La Fc Bari 1908 Spa, forte della assoluta estraneità a qualsivoglia ombra sul proprio operato, ha già dato mandato ai propri legali di presentare una denuncia alla Procura della Repubblica competente per territorio, affinché possa esser accertata l’assenza di qualsiasi coinvolgimento nelle vicende oggetto di indagine“.

Indipendentemente dal rilievo di quanto pubblicato dal quotidiano sportivo, è bastata anche solo l’ipotesi di un presunto coinvolgimento per scatenare le reazioni dei tifosi baresi. Che (saggiamente) sono molto cauti nella valutazione della vicenda in attesa di capirne di più ma, contestualmente, non sono disposti a tollerare ulteriori umiliazioni dalla propria squadra del cuore. Questa città, è utile ricordarlo, ha già dovuto sopportare l’onta di un derby venduto da un proprio calciatore che, come se non bastasse, oggi calca liberamente i campi della serie A. Blog di Sport ha chiesto ad alcuni sostenitori del Bari di esternare il proprio pensiero in merito a questa vicenda.

L’Avv. Luca Maggi nel 2014 è riuscito con bravura, nell’ambito del filone barese del processo calcioscommesse, ad ottenere uno storico risarcimento a favore dei tifosi biancorossi per “danno da passione sportiva rovinata“. Un precedente assoluto, che ha fatto giurisprudenza per i successivi casi di combine sportive. È molto chiaro il suo pensiero sulle intercettazioni emerse oggi: “È ancora troppo presto per parlare, si tratta di una conversazione telefonica priva di riscontri per ora. Bari ha già subito troppe umiliazioni, la fede calcistica di questa città che ha sempre vissuto di pane e pallone è già stata ampiamente violentata per cui si auspica davvero che nulla emerga altrimenti sarebbe il colpo di grazia finale ad una passione, quella calcistica, già fortemente compromessa dalle tristissime pagine del recente passato“.

Sono dell’idea che Delli Carri abbia esternato un pensiero senza alcuna base di fatto – dice Franco Spagnuolo, presidente dell’associazione La Bari Siamo Noisul campo i 4 pareggi indicati sono stati frutto di un errore arbitrale (Carpi) per il quale l’arbitro è stato anche sospeso, di un gol subito in pieno recupero (Trapani) e di partite giocate fino all’ultimo secondo. Ciò non toglie che, dopo anni di scandali e corruzione a livello sportivo, politico ed imprenditoriale, si siano inevitabilmente smarriti i valori reali della lealtà e dell’onestà“.

Per Giuseppe Manzari, presidente dell’associazione Bari In Testa, “Bene ha fatto la società a chiarire subito la sua posizione in merito alle intercettazioni in cui compare il nome del Bari, già troppo spesso infangato in tempi recenti. Anche se al momento non c’è nulla di concreto, meglio prendere le distanze in maniera netta e ufficiale per rispetto nei confronti dei tifosi che negli ultimi anni hanno subito colpi durissimi alla propria passione“.

Francesco Resta, webmaster di Solobari.it (il punto di riferimento della tifoseria biancorossa sul web), è molto duro nei confronti della Gazzetta: “Ritengo che un articolo debba essere realizzato sulla base di dati certi e non di supposizioni ed interpretazioni, soprattutto quando si parla di vicende che vanno al di là dell’aspetto sportivo e diventano di rilevanza penale. Questa è un’intercettazione telefonica in cui un soggetto ipotizza qualcosa per sentito dire, bisognerebbe stare più attenti soprattutto alla luce di quanto vissuto dalla città di Bari nel recente passato. Da tifosi, a prescindere dalle rivalità calcistiche, siamo vicini ai sostenitori del Catania che si ritrovano a pagare colpe non attribuibili a loro“.