Daniele Baselli e il Milan, un affare che si chiude in positivo per i colori rossoneri e per il giovane calciatore atalantino. Galliani e il ds dell’Atalanta Sartori si sono accordati per il trasferimento del talentuoso centrocampista sulla base della formula del prestito con obbligo di riscatto, già prenotate per il pomeriggio le visite mediche di rito.
L’amministratore delegato rossonero ha quindi concluso (salvo ulteriori e clamorose sorprese) questa sessione di calciomercato regalando ad Inzaghi un giocatore di qualità e di ottime prospettive. Baselli, infatti, rappresenterebbe un innesto in direzione esattamente opposta rispetto agli ultimi arrivi in ordine di tempo del centrocampo Milan: da Essien a Van Ginkel, passando per Muntari, il Diavolo, Montolivo a parte, non ha mai potuto contare negli anni del dopo-Pirlo su giocatori di qualità, in grado di impostare la manovra ed assicurare alla squadra il bel gioco tanto invocato dal presidente Berlusconi.
Molti tifosi ricordano ancora con una certa amarezza la cessione estiva di Bryan Cristante al Benfica, solo parzialmente mitigata dall’arrivo dell’ultimo minuto di Jack Bonaventura. Ma questo mercato, in netta contraddizione con quello di pochi mesi fa e coerentemente alla gestione confusionaria del club degli ultimi tre anni, sta letteralmente buttando all’aria quello che i dirigenti rossoneri aveva progettato ad inizio stagione: dal disconoscimento di Torres alle bocciature di Armero, Albertazzi e Van Ginkel, al ripristino di un’idea di gioco che passa dalle due punte, da una difesa ristrutturata e dalla necessità di tornare a giocare la palla in mezzo al campo, passando proprio dai piedi buoni di Baselli.