Brasile 2014 è stato il Mondiale di SuperMario, come scrive il giornalista e inviato Pierluigi Pardo su Facebook, riferendosi non al nostro celeberrimo Balotelli, bensì a un altro Mario, Götze. Classe ’92, due anni più giovane dell’omonimo azzurro, è un giocatore che ha dato tanto alla sua Germania in questo Mondiale, permettendo alla nazionale di alzare la Coppa del Mondo.
Il suo goal è stato a dir poco determinante: ha sboccato la partita, evitando di giungere alla sfida dei rigori e consegnando così a Klose & Co.una vittoria più che meritata.
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Non male per un ventiduenne semplice, con la testa sulle spalle, privo di fronzoli e ricco di umiltà. A tal punto, il confronto con Mario Balotelli appare inevitabile, anche andando oltre la figura dello stesso Mario Götze, come ha fatto notare la campionessa di nuoto Federica Pellegrini con un tweet (Federica Pellegrini si scaglia contro Balotelli su Twitter (FOTO)).
L’umiltà e la semplicità prima di tutto pare voglia dire su Twitter, e senz’altro questo pensiero è condiviso dai più, considerata anche l’esperienza tutt’altro che positiva degli Azzurri in Brasile 2014.
Götze, tra i simboli di questi Mondiali, ci fa sperare nei giovani, nell’impegno di chi, nonostante l’emozione e la tensione di momenti emotivamente forti, quale può essere una finale, offre il meglio in campo. Di talento, ambizioso, determinato, tra i più belli della competizione (Mondiali: i 10 giocatori più sexy di Brasile 2014) ha certamente tanta strada da fare ma, con una partenza del genere, c’è da scommettere che farà bene, entrando di diritto nell’Olimpo dei campioni.