Nella brutta partita disputata dalla Juve a Cesena sono in pochi i calciatori bianconeri che si salvano, ma tra questi figura sicuramente il portiere e capitano, Gianluigi Buffon, protagonista sia in campo che fuori.
Il portiere bianconero, infatti, ha compiuto numerose parate importanti nella prima parte del match tenendo a galla la squadra bianconera, impedendone il tracollo, e nel post partita si è preso responsabilità forse eccessive per il risultato. “L’approccio sbagliato è di tutti, soprattutto del capitano che deve trasmettere delle energie positive che devono mantenere svegli e vigili. Non ci sono riuscito ed è in gran parte colpa mia. Un punto va più che bene per come abbiamo giocato, ci ha fuorviato parecchio il fatto che siamo riusciti a ribaltare la situazione senza fare i conti con dei ragazzi che si sono dannati l’anima e che hanno meritato il pareggio“, le parole pesanti di Buffon ai microfoni di Sky. Una presa di responsabilità certamente simbolica, prima che reale e realistica, che pone il portiere originario di Carrara sempre più leader di questa squadra, e in grado di assumersi le proprie responsabilità senza giocare allo “scarica barile” che tanto va di moda nel calcio nostrano.
Tutto ciò non fa altro che confermare una volta di più quanto Buffon sia un grande uomo prima ancora che ottimo portiere. E accade in una occasione particolare, quasi storica. Contro il Cesena Buffon ha superato, nel numero di partite disputate in serie A, un altro gigante (in campo e fuori) della storia bianconera e italiana, il compianto Gaetano Scirea. Quella di ieri per Buffon è stata, infatti, la partita numero 375 mentre il difensore si fermò a 374. Una gara tra grandi, l’ennesimo record di un portiere. E di un grande uomo.