Due giorni fa siamo stati tra i primi a riportarvi la notizia del ritorno dell’incubo chiamato calcioscommesse. La Procura di Cremona indaga nuovamente e addirittura su partite del 2007, dopo aver fatto analizzare a periti informatici, oltre duecento apparecchi elettronici in possesso di indagati.
Emergono ulteriori particolari su come si è svolta la perizia. Il procuratore Roberto di Martino, infatti, ha fornito parole chiave da ricercare, esattamente diciannove: abbraccio, assegni, Beppe, bolognesi, cambiale, cervia, civ, garanzia, gol-gol, handicap, makelele, over, ovetto, pareggio, under, uovo grande, uovo piccolo, vittoria, zingari-zingaro.
Almeno una delle parole precedentemente riportate, sono state trovate in ventisette apparecchi. Alcuni di questi, invece, non sono stati analizzati, fra cui il cellulare di Stefano Mauri, che non ha fornito il pin del suo cellulare, così come Bressan e Tischi.
Fra i termini spunta un “Beppe”, molto probabilmente Signori, ex centravanti del Bologna ed attualmente indagato, dopo essere stato posto agli arresti domiciliari nel 2011, poi revocati, per lo scandalo legato sempre al calcioscommesse, Scommessopoli. E dal pc di Mario Bruni, ex commercialista dello stesso Signori, sono emersi nuovi retroscena: un grande giro di denaro, ma anche numerosi scambi di informazioni su “nuove” partite. Stesso esito per Massimo Erodiani.
Le analisi sul pc di Antonio Conte, invece, sono risultati illeggibili: pare, infatti, stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, non contenere né file, né sistema operativo. In questo caso, però, è da capire se il l’apparecchio sia arrivato in questa maniera o se è l’esito, dunque negativo, di leggere i dati.
Un incubo senza fine: lo scandalo del calcioscommesse torna a far tremare l’Italia.