Il legale del Catanzaro, Sabrina Rondinelli durante la conferenza stampa

Roberto Mancinelli, Ivano Ciano, Francesco Corapi, Antonio Montella, Alessandro Bruno, Davide Lodi, Manolo Mosciaro, Alessandro Vono, Stefano Di Cuonzo, Ciro De Franco, Roberto Di Maio, Giuseppe Benincasa e Gianni Di Meglio: sono questi i “famosi” nomi della vicenda relativa alla questione “Contrattopoli” che ha investito il Catanzaro calcio. Facciamo chiarezza sulla vicenda, comunque, ripercorrendo le tappe. I tredici calciatori, all’epoca dei fatti tesserati con il vecchio Fc Catanzaro, avrebbero depositato presso la Lega dei contratti fittizi con maggiori retribuzione di denaro nonostante una situazione disastrosa per le casse della società calabrese.

Successivamente, l’Effecì fallì, con gli elementi citati in precedenza protagonisti di alcune vertenze arbitrali nei confronti di Giuseppe Cosentino, numero uno di una nuova società, il Catanzaro calcio 2011 srl. Però, secondo il legale del sodalizio giallorosso l’Avvocato Sabrina Rondinelli, questi contratti avevano il sapore del sospetto perché firmati in un periodo nerissimo della vecchia gestione societaria. L’avvocato, così, insieme al numero uno delle “Aquile” passò al contrattacco e denunciò il tutto alla Procura. Il grattacapo, anziché finire qui, si trasformò in un problema enorme per il presidente del Catanzaro che, nei mesi successivi alla sua denuncia, si vide recapitare una richiesta di risarcimento per circa 200.000 euro da versare ai calciatori che avevano fatto causa.

Tuttavia, dopo alcuni giorni, la Guardia di Finanza bloccò questa ingente somma squestrandola in attesa di novità rilevanti. Dopo un tira e molla, con calciatori prima condannati e dopo assolti, lo scorso settembre i 13 giocatori e alcuni ex-dirigenti furono accusati di bancarotta fraudolenta, con l’udienza preliminare che inizierà nella giornata di giovedì. Proprio sul dibattito che si terrà in Tribunale, questo pomeriggio l’Avvocato Rondinelli ha incontrato la stampa per fare il punto della situazione. «Il Catanzaro si costituirà parte civile, così come il presidente Cosentino –afferma il legale dei giallorossi.

«Esistono dei soldi che la società vorrà riprendersi e mi riferisco ai 200.000 euro versati e poi sequestrati e ad altre somme di denaro che, qualora fossero recuperate, saranno usate per i bambini delle scuole calcio. Il presidente è stato truffato, quindi chiederemo, oltre al risarcimento danni, anche che il milione di euro, immesso per l’acquisizione del club, possa finire nuovamente nelle casse del Catanzaro. Il club è stato danneggiato da questa vicenda e spero che durante il processo i calciatori dicano la verità, anche se, secondo noi, stanno coprendo qualcuno. Abbiamo ricevuto tanti messaggi di sostegno dalla Lega Pro e da tante altre persone. Posso solo dire -conclude l’Avv.Rondinelli- che il presidente Cosentino, all’inizio dei fatti, voleva lasciare la società per un normale scoramento. Chiedo a tutti di starci vicino, perché il Catanzaro rappresenta l’emblema della legalità e la definitiva vittoria di “Contrattopoli”sarebbe di tutti».