Mario Mandzukic non è il sostituto naturale di Carlos Tevez. E su questo c’è poco da discutere. I due calciatori hanno un ruolo completamente diverso, ed è diverso probabilmente da entrambi anche il ruolo di Paulo Dybala. Viene naturale a questo punto dell’anno, con il calciomercato ancora in fermento e ufficialmente nemmeno iniziato, dare luogo ad un confronto tra i due nuovi innesti dell’attacco juventino (Dybala, ormai ufficiale, e Mandzukic, in via di definizione) e Carlos Tevez, in procinto di lasciare la Juventus per tornare al Boca Juniors. Come cambierà l’attacco della Juventus se dovessero subentrare Dybala e Mandzukic a Tevez?

Cambierà, e non poco. Abbiamo preparato una grafica di confronto tra i tre calciatori, prendendo in esame dei parametri che sono più naturali per una seconda punta che per un centravanti, motivo per il quale in premessa è doveroso dire che Mandzukic risulta il meno proficuo secondo i dati che abbiamo voluto analizzare.

La media-gol sorride a Tevez, che nell’ultimo anno ha segnato più di una volta ogni due partite. Ma è stato una sorta di anno magico per l’Apache, che in carriera soltanto in Brasile e il primo anno al Manchester City era stato capace di realizzare più reti di quante ne abbia realizzate nella stagione appena conclusa. Dybala e Mandzukic hanno segnato di meno, ma il croato ha comunque una buona vena realizzativa, se si tiene conto delle altre stagioni e di una certa costanza. Gli altri dati fanno emergere il motivo per il quale Mandzukic non può essere l’alternativa a Tevez. I due calciatori partecipano alla manovra in maniera molto diversa. Tevez realizza in media il doppio dei passaggi di Mandzukic in una partita e addirittura il triplo di suggerimenti vincenti. In questo tra i due c’è un abisso, mentre Dybala risulta capace comunque di partecipare alla manovra della propria squadra, tenendo comunque presente che ha giocato in un piccolo club, con un gioco basato in gran parte sul suo peso offensivo.

L’ex Palermo però brilla nel conteggio generale degli assist: in pratica uno ogni 3 partite, decisamente meglio degli altri due. Il confronto pende a favore di Mandzukic nel momento in cui si analizzano tutti i dati difensivi. Abbiamo riportato in grafica i tackles effettuati per partita, ma qualunque dato difensivo si prenda in esame ci si accorge che il croato copre meglio il campo dal punto di vista difensivo. Sbagliato, dunque, pensare a Mandzukic come ad un attaccante statico capace solo di giocare nell’area di rigore avversaria. Riportiamo qui come puro esempio, non statistico e non campionato, la “Heatmap” (più scuro è il colore sul campo da calcio maggiori sono i tocchi effettuati dal calciatore in quella zona di campo) della partita disputata da Mandzukic in Champions League contro il Real Madrid (0-0, Vicente Calderon, andata dei quarti).

Per non risultare oltremodo prolissi evitiamo di riportare Heatmap di altre partite, ma i risultati sono molto simili a questa. Mandzukic è una punta centrale dedita al sacrificio e capace di tornare spesso nella propria metà campo a recuperare palloni. La propria media di recupero-palla è superiore a quella di Tevez, che pure negli ultimi due anni ha mostrato alla Juventus una grande propensione al recupero palla difensivo in situazioni di difficoltà collettive.

LE CONCLUSIONI – Eravamo partiti da una domanda semplice: Come cambia l’attacco della Juventus? Intanto la certezza è che cambia. Pensare ad oggi ad un attacco con la coppia Morata-Mandzukic è difficile. La soluzione, se Allegri volesse pensare a questa opzione, sarebbe avere un trequartista in grado di dare il cambio passo. Magari Oscar, graditissimo al tecnico toscano. Ma con Vidal (o Pereyra) dietro le punte sarà difficile vedere una coppia del genere. A meno che Dybala non diventi un buon trequartista nel giro di qualche mese, ma Allegri dovrebbe snaturare il proprio credo calcistico e fare un qualcosa che con Tevez (probabilmente ancora più adatto al mutamento di ruolo) non ha mai nemmeno provato. In alternativa la Juve potrebbe ripartire, e ad oggi sembra la soluzione più probabile, con Dybala a fare il Tevez (la seconda punta) e Mandzukic e Morata in perenne ballottaggio, come è stato in larga parte del 2014-2015 tra Morata e Llorente (quest’ultimo ora dato per partente). Mandzukic non è l’erede di Tevez. Dybala forse. Ma sono discorsi, belli e appassionati, di fine Giugno.

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