Antonio Conte ha deciso: sarà Fabio Quagliarella a prendere il posto dell’infortunato Daniel Osvaldo per il doppio impegno della sua Italia contro Olanda (amichevole) e Norvegia (qualificazioni ai prossimi Europei). Una scelta che ha destato scalpore per un rapporto, tra tecnico e calciatore, ai minimi storici dallo scorso gennaio. Ai tempi della Juventus, infatti, l’allenatore leccese aveva fatto capire chiaramente il suo dissenso nei confronti dell’attaccante napoletano, reo di aver rifiutato le proposte di molti club in sede di calciomercato. “Non lo voglio più vedere al campo d’allenamento” avrebbe affermato Conte, con conseguente acquisto di Osvaldo (che coincidenza) che prese il posto del calciatore di Castellammare di Stabia nella lista per l’Europa League.
Una presa di posizione durissima del “focoso” trainer, che fu oggetto di critiche da una parte del tifo juventino non d’accordo con il provvedimento adottato nei confronti di un calciatore che in bianconero aveva sempre fatto bene. Adesso, a poco più di 8 mesi, Conte si affida a Quagliarella per completare l’attacco della “nuova” Nazionale italiana comportandosi come quegli uomini che, prima, parlano male della suocera, per poi servirla con modi garbati al pranzo di Natale. La vita di entrambi è cambiata radicalmente: il tecnico, a metà luglio, per motivi ancora oscuri ha lasciato la Juventus per poi finire sulla panchina azzurra; “Quaglia”, come soprannominato dai sostenitori di Madama, si è trasferito dall’altra sponde della Mole, quella granata per giocare con più continuità. È proprio vero. Il calcio, a volte, fa raccontare storie che con la coerenza non ha niente a che fare.