Antonio Conte, neo CT della Nazionale italiana

Per poco non l’ha tradito l’emozione, al ritorno nella “sua” Bari, dove cinque anni fa aveva ottenuto una storica promozione in A e aveva dato vita alla sua parabola in panchina, condita da un salto di categoria con il Siena e da tre scudetti e due Supercoppe italiane con la Juventus. Parola di Antonio Conte, neo-Ct azzurro atteso domani dal primo ballo in panchina contro i tulipani olandesi: da far rifiorire c’è l’Italia, e l’allenatore vuole porne le radici in Andrea Ranocchia, difensore dell’Inter cresciuto con lui al “San Nicola”, dal quale si fa accompagnare davanti ai cronisti nella abituale conferenza pre-partita.
Un Conte emozionato, leggermente e positivamente teso, si diceva: lui che “quando dorme poco ha ottime idee”, per sua stessa ammissione, e che pensa alla Giovine Italia di Immobile e El Sharaawy per scardinare la difesa “orange”.

Abbiamo tutti una grande responsabilità verso il Paese. Daremo il 110%” assicura Conte, “sapevo quanto pesasse la panchina azzurra e sono fiero di esserci seduto sopra. A prescindere dal risultato, dobbiamo onorare il Paese: dobbiamo esprimere orgoglio e senso di appartenenza e ogni volta che usciamo dal campo dobbiamo aver sudato la maglia”. Una certezza alla quale l’ex allenatore della Juventus affianca una speranza mascherata da incipit: “Vincere è per gente speciale, e noi ci auguriamo di farlo già da domani sera. Il sogno della Nazionale non si nega a nessuno, ma sta ai calciatori fallo diventare realtà”. E’ vero, sarà un’amichevole, ma per riscattare l’Italia calcistica serve dire “stop” alle brutte figure, già sopportate nell’ultimo quadriennio tra Sudafrica e Brasile.
Bari significa passato, ma anche un presente vivo come i tanti abbracci con i presenti a fine conferenza hanno dimostrato: : “Qui ho raccolto la mia prima vittoria da tecnico-ha spiegato Conte- sono felice di esordire in questo stadio. Ho tanti ricordi e tanti amici. E sono felice di essere il primo ct del Sud ad allenare l’ Italia.

“Domani sera la coppia di centrali sarà Bonucci-Ranocchia, uno straordinario amarcord per la Bari del pallone. Il 26enne pilastro dell’Inter di Mazzarri si è detto “certo dell’intesa con il suo compagno di reparto, ci conosciamo bene con Leo”. Di ritorno nella sala stampa dove ha fatto la sua prima conferenza, Ranocchia ha assicurato che “l’Italia sta lavorando bene, abbiamo appreso diversi concetti e siamo pronti. Ci siamo allenati con il massimo impegno in questi giorni, vorrò sudarmi la maglia per diventare un punto importante della Nazionale”. Da Bari sono partiti Ranocchia e Bonucci, e chissà che un giorno l’Azzurro non possa toccare a Cristian Galano, idolo di casa: “Non ho mai guardato il pedigree di un calciatore o la carta di identità-assicura Conte- se un calciatore ha caratteristiche utili, lo porto con me. Galano è un buon giocatore, mi auguro possa fare il meglio qui a Bari, ma tutti i ragazzi giovani giocano solo se sono bravi. Se non sono bravi non giocano: Ranocchia a 18 anni ha giocato da titolare, se sono bravi non ci sono preclusioni per nessuno”.

Prima della conferenza, gli Azzurri hanno lavorato sotto una pioggia torrenziale sul prato del “San Nicola”. Dopo una prima fase di riscaldamento, la squadra ha lavorato con il pallone, provando alcuni schemi offensivi e tiri in porta. Stephan El Shaarawy si è fermato per un leggero fastidio alla caviglia, mentre è rimasto ancora a riposo Giorgio Chiellini, costretto al forfait per la sfida di domani a causa di un edema al polpaccio. Domani si parte con il 3-5-2: tra i pali ci sarà Sirigu, con Astori nel trio arretrato; dubbi in mediana, con Marchisio, Giaccherini, Florenzi e Parolo per due maglie, con Candreva e De Sciglio in fascia. Fischio d’inizio al “San Nicola” alle 20.45: si attendono 50mila spettatori nel catino barese.

Articolo di Luca Guerra (Twitter: @GuerraLuca88)