Era il 1999 e per la prima volta l’Italia inseriva il logo di uno sponsor tecnico sulle proprie divise da gioco. Si trattava delle qualificazioni agli Europei del 2000, e la Robe di Kappa appose il proprio logo sulla maglietta da gioco rigorosamente azzurra della nazionale. Il commissario tecnico era Dino Zoff e l’Italia si adattava al marketing e allo “sporcare” la propria casacca, così come le altre nazionali facevano già da tempo. Alle soglie del 2000 quel piccolo simbolo su sfondo azzurro sembrava quasi una ventata di modernità, un qualcosa da cui non si sarebbe più potuto tornare indietro. Il calcio del futuro, e un sospiro di sollievo perché rimanere indietro voleva dire rimanere nella preistoria.
maglia99

C’era già stata la Nike, che realizzava le magliette della nazionale azzurra, ma non gli era stato mai concesso di poter inserire il proprio logo sulla maglietta da gioco. Era un calcio diverso, secondo alcuni “puro”. Poi col tempo la verginità della maglia è diventato un valore insostenibile, e probabilmente è giusto così. Ma oggi succed qualcosa di diverso. Oggi lo sponsor tecnico può dettare la linea ai club, ed accade. Succede che i club siano sponsorizzati, e soprattutto che lo sponsor possa “consigliare” un acquisto. Nel calcio in cui i calciatori hanno uno sponsor tecnico individuale può succedere, è inutile stupirsi.

Poi capita che uno sponsor faccia pressioni per la convocazione di un “proprio” calciatore in Nazionale. Conte ci dirà che non parliamo di cose serie, ma sembrano serissime, invece. La Puma dopo la mancata convocazione di Balotelli aveva espresso il proprio pensiero su twitter, senza troppa diplomazia. Il calciatore non fu convocato per l’amichevole con l’Olanda e su Twitter la Puma postò, al mattino seguente, una foto dell’attaccante con la maglietta dell’Italia e la scritta: “Attaccante della Nazionale italiana. Uomo copertina”. Una pressione delicata, ma pur sempre una pressione. Esercitata su un tecnico che viene stipendiato dalla FIGC grazie all’aiuto della Puma, che si è caricata sulle spalle il 60% dello stipendio di Conte (e lo finanzia per circa 2 milioni di Euro). Quale vetrina migliore? E rimane il dubbio per un compromesso pesante, probabilmente troppo. E, guarda caso, quando Balotelli viene criticato a Liverpool, viene richiamato in nazionale. Senza un perché apparentemente sensato e con quell’ombra lunga della Puma che mette in cattiva luce Antonio Conte e questa gestione. La stessa Puma che presenta un nuovo paio di scarpe, tricolore, che Balotelli indosserà in nazionale. Quale vetrina migliore per un qualcosa che è diventato un negozio triste?
Scarpe di Balotelli, Puma