“Il logo per i Giochi del 2024 è bianco, rosso e verde perché questa non è un candidatura di Roma ma dell’Italia. Come mondo dello sport abbiamo bisogno di coinvolgere tutto il Paese. Dobbiamo unire tutti perché è fondamentale il gioco di squadra. Uniti non solo si può, ma si deve vincere. Viva lo sport, viva l’Italia, viva Roma 2024”.

Con queste parole il presidente del Coni Giovanni Malagò ha presentato il logo della candidatura di Roma 2024 in corsa a fungere da teatro alla trentatreesima olimpiade dell’era moderna.

Un Colosseo tricolore che sfuma in una pista di atletica. E' questo il logo - con al centro il simbolo della Capitale - che accompagnerà il sogno della candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024 e sta per essere presentato in una cerimonia al Palazzetto dello sport. ANSA- COMITATO OLIMPICO EDITORIAL USE ONLY
Un Colosseo tricolore che sfuma in una pista di atletica. E’ questo il logo – con al centro il simbolo della Capitale – che accompagnerà il sogno della candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024 e sta per essere presentato in una cerimonia al Palazzetto dello sport. ANSA- COMITATO OLIMPICO EDITORIAL USE ONLY

Il simbolo della romanità per eccellenza nei tre colori della bandiera italiana che sfumano in una pista di atletica. Nel 1960 il logo era molto più legato alla città di Roma con il simbolo della lupa e l’anno scritto a numeri romani.
Olimpiade_Roma_1960

Andiamo a vedere dal più nuovo al più datato tutti i loghi che hanno rappresentato e rappresenteranno le varie edizioni dei giochi olimpici.

Sappiamo da due anni che Tokyo ospiterà l’edizione del 2020. Il logo ideato dall’artista Kenjiro Sato è però al centro di numerose polemiche, poiché molto simile al simbolo del Teatro di Liegi. La somiglianza di fatto è sconcertante, tanto che si pensa che ci sarà una modifica nel logo della XXXII olimpiade.
Ecco entrambi i loghi, a sinistra quello scelto da Tokyo e a destra quello del teatro.
tokyo liegi

Intanto tutti i nostri atleti fremono per l’edizione che si terrà fra pochi mesi a Rio de Janeiro. Alcuni hanno già il pass, altri sono ancora in fase di qualificazione. La capitale brasiliana ha scelto di rappresentare la propria olimpiade attraverso un abbraccio che la comunità carioca vuole estendere a chi parteciperà alle olimpiadi come segno indelebile della loro cultura ospitante e calorosa per natura.
rio 2016

Una delle Olimpiadi meglio riuscite della storia non è però stata accompagnata dallo stesso successo per il logo scelto. Londra 2012 è stata un esempio su ogni fronte organizzativo, ma con non poche critiche su quello che doveva essere un 2012 disegnato in modo da richiamare i codici della generazione di internet. Voi che ne pensate?
londra

Si tratta invece di un capolavoro di ingegno il logo utilizzato per Pechino 2008, soprannominato “The Dancing Beijing”, la Pechino danzante. I cinesi hanno utilizzato il carattere 京 (jing) che significa “capitale” a celebrare ulteriormente la città ospitante, rendendolo simile ad una figura in movimento, danzante per l’appunto. E’un invito a muoversi, a prendere parte alla grande festa dello sport.
beijing 2008

Molto semplice ma di grande effetto la corona d’alloro su sfondo azzurro usata per Atene 2004. E non poteva che essere questa la scelta della culla delle Olimpiadi, dove gli atleti vincitori venivano premiati con la tanto bramata corona.
2004_athens_logo

Sydney 2000 presentò un corridore con la torcia olimpica a celebrare la prima olimpiade del XXI secolo. Il blu rappresenta il porto della città e ricorda la forma dell’Opera Houde, il giallo il sole e le spiagge e il rosso per i nativi australiani. Nella figura sono chiaramente riconoscibili anche tre boomerang.
sydney 2000

Atlanta nel 1996 ebbe anche il compito di celebrare nel logo la centesima edizione delle Olimpiadi moderne, e l’ha fatto così:
1996_atlanta

Barcellona 1992 volle celebrare il grande legame della città con il mare, reso in una figura in movimento con i colori caldi della bandiera e il blu del Mediterraneo.
Barcellona1992_logo

Nel 1988 Seul scelse un motivo tradizionale chiamato samtaeguk che nel caso del logo olimpico vuole rappresentare da una parte la folla che accorse nella capitale coreana, dall’altra la marcia dell’uomo verso un mondo più armonioso e felice.
seul

Dopo il boicotaggio del team americano nel 1980 ai danni di Mosca, Los Angeles quattro anni dopo risponde con un logo a tre stelle con i colori della bandiera americana. Il simbolo della stella rappresenta la massima aspirazione umana, le strisce orizzontali la velocità con cui chi aspira alla perfezione in una competizione sportiva deve compiere la sua migliore performance.
la 1984

Olimpiadi difficili quelle del 1980 a Mosca. L’ostentazione della sovieticità non manca nemmeno nel logo. Le linee ideate in forma piramidale hanno a capo una stella rossa a simboleggiare il Cremlino.
mosca 1980

Molta geometricità nel logo di Montrèal 1976. I cinque cerchi olimpici vengono proiettati verticalmente in quella che da una parte è la rappresentazione del podio, dall’altra il richiamo alla lettera M della città ospitante.
montreal 1976

Le Olimpiadi più tragiche, passate tristemente alla storia come il Massacro di Monaco hanno un logo nero e bianco, quasi a richiamare la drammaticità degli eventi che si sono consumati nel villaggio olimpico. In realtà questa specie di vortice sta a rappresentare un sole stilizzato che con i suoi raggi vuole diffondere luce e speranza per un futuro migliore.
1972_munich_logo

Ben tre artisti si riunirono per creare il logo di México 1968, giocando sulle ultime due cifre dell’anno dell’olimpiade e sui cinque cerchi olimpici. Le linee vogliono richiamare una tipica arte di una tribù sudamericana, gli Huichole.
mexico 1968

Se per il 2020 i giapponesi sono stati accusati di plagio, di sicuro non hanno corso questo rischio nel 1964. Il simbolo di Tokyo 1964 fu semplicemente il cerchio rosso della bandiera che rappresenta il sole nascente.
tokyo-1964-logo

Qual è il vostro logo preferito? Dite la vostra! Noi di Blog di Sport vogliamo il parere dei nostri lettori,commentate!