Doveva essere l’anno del riscatto per Felipe Anderson, quello della riconferma per Keità. Si sta rivelando invece almeno per ora, l’anno del fallimento per entrambi. Anderson e Keità, amici in campo e fuori, non se la stanno passando benissimo nell’ultimo periodo. La Lazio crede in entrambi i giocatori, e i tifosi ripongono molte speranze nei due baldi giovani biancocelesti, ma per ora l’annata si sta rivelando a tratti disastrosa.
Classe 1993 per il primo, classe 1995 per il secondo. Felipe Anderson dopo l’anno di ambientamento che lo aveva visto spesso fuori forma e poco incisivo, e dove aveva collezionato appena 13 presenze in campionato, è stato molto utilizzato quest’anno da mister Pioli. Il brasiliano ha già collezionato 10 presenze in 12 partite di campionato, un buon bottino per chi l’altr’anno il campo lo vedeva di rado. Qualche buono spunto, qualche buona giocata, e anche un bel pò di sfortuna, ma Anderson non è mai riuscito a sfruttare le possibilità dategli dal tecnico biancoceleste. Il brasiliano è costato alla Lazio la bellezza di 9 milioni, un investimento importante per un giovanissimo calciatore di belle speranze, e non vuole che questo investimento risulti un buco nell’acqua. Anderson lo sa e continua a lavorare sodo, qualche fischio è già arrivato, ma i tifosi in fondo sperano ancora che possa sbocciare. Le occasioni non mancheranno, starà a lui smentire le voci e le polemiche.
Discorso inverso invece per Keità Balde Diao, punta di diamante della Lazio lo scorso anno, riuscito a scavalcare le gerarchie e a far innamorare i tifosi biancocelesti con le sue giocate. In un anno buio per la Lazio, l’unica nota lieta fu proprio il campioncino senegalese naturalizzato spagnolo, il quale fu un vero e proprio colpo del presidente Lotito e di Igli Tare, che lo strapparono alla Cantera del Barcellona a parametro zero. Keità aveva collezionato lo scorso anno 25 presenze segnando 5 goal in campionato. Il doppio di quelle di Felipe Anderson. In questa stagione invece, non solo a causa dell’infortunio che lo ha tenuto fuori per qualche settimana, lo spagnolo ha collezionato solo 5 presenze segnando 0 reti. Esattamente la metà di quelle del brasiliano. Pioli non sembra stravedere per lui, cosa che invece avevano fatto Bollini, Petkovic e Reja. La sensazione è che Anderson sia più adatto al gioco del tecnico emiliano, ma un talento cristallino come quello di Keità non può passare inosservato, e i tifosi non vogliono assolutamente vederlo troppo fuori dal campo.
Questa sera la Lazio giocherà nel posticipo del sabato al Bentegodi, contro il Chievo. La bestia nera della Lazio, ma solo quando si gioca all’Olimpico. Al Bentegodi infatti i biancocelesti hanno perso solamente una volta in 12 incontri. Dopo le sconfitte di Empoli e contro la Juventus in casa, è arrivato il momento di rialzare la testa, e questo è il momento giusto per farlo. Anderson e Keità partiranno entrambi dalla panchina, ma la sensazione è che almeno uno dei due entrerà a partita in corso. Keità lo scorso anno si rese protagonista della vittoria della Lazio sulla compagine clivense segnando anche un goal. Chissà che l’indiziato non sia proprio lui, e chissà che questa non sia la partita giusta per riprendersi la Lazio.