Francesco Totti risponde a Matteo Renzi

Sapete, vado sempre controcorrente perchè credo fondamentalmente in un concetto. Non si deve idolatrare una persona solo perchè la critica è ai suoi piedi. Se dovessi comportarmi in questo modo, sarei il primo degli ipocriti e, francamente, faccio a meno di questo sterile primato. Oggi, come ben tutti sanno, è il compleanno di Francesco Totti. Ben 38 candeline per lui, capitano della Roma che non ha mai lasciato la maglia giallorossa per amore della maglia e della sua città. Una delle poche bandiere rimaste, anche se, chi tiene veramente alla causa dovrebbe guardare di meno ai soldi e pensare alle cose romantiche, sempre sportivamente parlando. Francesco Totti è un campione, ma non con la c maiuscola. Ad esempio, secondo il sottoscritto i fuoriclasse rispondono al nome di Franco Baresi, Paolo Maldini, Javier Zanetti, Alessandro Del Piero e Ronaldo (quello vero). Non me ne voglia nessuno, ma spesso i cosiddetti grandi calciatori devono distinguersi più per i comportamenti educativi che per il tacco, il gol, la rovesciata. Il numero 10 del club capitolino, nonostante sia uno dei calciatori più forti degli ultimi 20 anni, pecca di ingenuità, dovuta a non so che cosa. Evito di stilare la lista delle realizzazioni, dei tocchi pregevoli, anche perchè ci penserà il resto della stampa, dunque nessun problema.

Francesco Totti è quel calciatore che, durante Danimarca-Italia, match valevole per l’Europeo 2004, sputò Christian Poulsen dopo alcune provocazioni del centrocampista danese. In quell’occasione furono molte le polemiche, con tre giornale di squalifica inflitte all’allora fantasista di una Nazionale che tornò a casa anche per colpa sua.

Lo sputo di Totti a Poulsen
Lo sputo di Totti a Poulsen

Pochi mesi più tardi, il corpo di Ramelow, centrocampista del Bayer Leverkusen, fu tranquillamente fatto passare per tappetino da Francesco Totti, che camminò letteralmente sulla schiena del calciatore della compagine tedesca. In quel frangente si giocava il match di Champions League tra Roma e, appunto, Bayer.

La "camminata" di Totti su Ramelow
La “camminata” di Totti su Ramelow

Un anno dopo, verso la fine di un Roma-Siena di campionato, il “Pupone” rimedìò 5 giornate di stop dopo aver rifilato un calcetto e un colpo proibito a Colonnese, all’epoca difensore dei bianconeri. In quel frangente Totti si difese, dichiarando di aver ricevuto offese personali.

Il colpo di Totti a Colonnese
Il colpo di Totti a Colonnese

Nel 2009, in occasione di Udinese-Roma, manda letteralmente a quel paese l’arbitro Rizzoli che, stando alle parole di Totti, aveva oscurato la visuale per una sua conclusione. Per quel gesto, da rosso, il calciatore fu solo ammonito.

Rizzoli mandato a "quel paese" da Totti
Rizzoli mandato a “quel paese” da Totti

Anche in Coppa Italia, comunque, il fantasista giallorosso si è reso protagonista di un gesto molto violento. Vuoi per nervosismo, o altro, durante la finale tra Inter e Roma (poi terminata 1-0 per i nerazzurri) Totti inseguì e colpì senza scrupoli Mario Balotelli alla gamba destra. In quel caso 5 giornate di squalifica e tante critiche.

Totti rifila un calcione a Balotelli
Totti rifila un calcione a Balotelli

Il 16 febbraio 2013, poi, nel primo tempo di Roma-Juventus, Totti entra duramente su Andrea Pirlo, non venendo espulso dal direttore di gara. Successivamente lo stesso Totti segnò il gol vittoria con una gran conclusione da fuori.

L'entrata di Totti su Pirlo
L’entrata di Totti su Pirlo

Parlavo poc’anzi di ingaggi e amore verso la maglia. Totti, poco tempo fa ha rinnovato il suo contratto con la Roma a 2,5 milioni di ingaggio. Tutto giusto, ma fino a due anni fa il suo stipendio toccava quota 4,5 milioni. Ah, l’attaccamento ai colori…