“La miglior difesa del campionato è ancora la nostra, perché i 3 gol che abbiamo preso a Torino sono due rigori che non c’erano e un gol in fuorigioco”.

Non è una parodia, è Rudi Garcia. E anche se fanno rima, sarebbe stato più opportuno se si fosse trattato della prima. Ancora polemiche e dichiarazioni velenose sull’onda lunga di Juve-Roma, a quasi due mesi di distanza. Riusciremo per la stagione 2023-2024 a liberarcene? Nel frattempo proviamo a stilare un elenco di 5 motivi per i quali Garcia dovrebbe dimenticare quella partita e concentrarsi esclusivamente sul campo:

1) Evitare brutte figure: nel caso specifico Garcia dimostra di non conoscere il regolamento, perché in base all’ultima norma rilasciata dalla Fifa, il gol di Bonucci non è viziato da alcun fuorigioco ed è regolare. Mentre i rigori dati o non dati sono sempre un fatto opinabile: anche quando si tratta dei centimetri dell’area di rigore. Perché ricordiamoci che l’arbitro ha solo un’occasione per guardare e giudicare, oltre che pochissimo tempo. I rigori fanno parte del gioco, a fine campionato si equilibrerà il saldo e comunque anche la Roma ha beneficiato di un rigore alquanto dubbio a Torino. O no?

2) Le scuse sono lo strumento tipico dei perdenti. Mazzarri è stato appena esonerato e francamente non si sente il bisogno di trovare un suo sostituto che sia maestro nello stravolgere la realtà del campo. Garcia è un ottimo allenatore e sicuramente una brava persona: per questo dovrebbe dare il buon esempio ai suoi giocatori e andare avanti.

3) Garcia rischia di fare un clamoroso autogol. Se è convinto che vincerà lo scudetto, come ha dichiarato, dovrebbe anche implicitamente pensare che la Roma sia davvero più forte di tutti e di tutto. Per questo non ci sarebbe il bisogno di continuare ancora la polemica. Anche perché così facendo, consegna ai giocatori un alibi perfetto in caso di mancato successo. “Lo scudetto morale, i più forti siamo comunque noi”, ecc. ecc.: il tricolore però va sulla maglia di chi ha fatto più punti, sul campo.

4) La Roma è una grande squadra. Non perfetta, così come perfetta non è la Juve. Ma può giocarsela. Per questo Garcia farebbe bene a concentrarsi esclusivamente su cosa c’è da migliorare. E l’ultimo mese della Roma non è stato certo brillantissimo. Ma i mezzi e i campioni ci sono: basta indirizzarli verso un obiettivo comune, un traguardo, e isolarli dalla mediocre distrazione che ci sia un disegno avverso nei loro confronti.

5) Tutti auspicano una crescita del movimento calcio in Italia, un clima sereno e privo di violenze negli stadi. Allora comincino proprio i protagonisti a cambiare. Roma-Juve si giochera il 1° marzo 2015: la speranza è che ci si possa arrivare senza più rancore, perché in passato i tifosi bianconeri in trasferta a Roma qualche problema l’hanno avuto.

E’ superfluo sottolineare che tutto questo valga anche a parti invertite: ma è giusto ribadirlo. Questo è un elenco che vale per Garcia così come per ogni allenatore, giocatore, presidente di serie A. I protagonisti sono loro: e anche a chi scrive di calcio (magari non a tutti, c’è da ammetterlo) piacerebbe poter scrivere semplicemente di campo, di un gesto tecnico, della magia che solo quel rettangolo verde è in grado di dare. Tutto il resto è noia.