Genova schiacciata sul mare, Parma distesa tra l’Appennino e la Pianura Padana: in linea d’aria 119 chilometri. Gli stessi che sembra percorrere il 7 ottobre 1990 quella brezza marina che si fa largo tra i carrugi, scavalca l’Appennino e raggiunge per la prima volta la città di Verdi. E’ un vento di buon auspicio, un soffio che avvolge come miele e accompagna il tragitto degli Ultras Tito Cucchiaroni verso lo stadio Tardini per il primo Parma-Sampdoria nella massima serie. I Boys 1977 hanno gli stessi ideali di vivere il calcio, la curva e il modo di tifare: nasce quel giorno d’autunno il gemellaggio tra i due gruppi. Un filo d’aria che vibrerà di passione e che il tempo rafforzerà sempre più negli anni a seguire. Gli incontri si susseguono nei derby, nelle partite di Coppa e negli anticipi e posticipi: Boys e Ultras Tito fianco a fianco a sventolare e tramandare emozioni e colori.
Anche in occasione della 36° giornata di campionato i tifosi crociati e blucerchiati hanno colto l’occasione per celebrare il gemellaggio. In mattinata si sono ritrovati in piazza Ghiaia e dintorni e hanno trascorso insieme le ore precedenti la gara (ore 15 stadio Tardini). La zona dell’incontro è stata addobbata a festa con i colori gialloblucerchiati; banchetti celebrativi hanno esposto foto delle coreografie storiche delle due tifoserie e altri ricordi di questa lunga amicizia.
Dopo i fatti spregevoli accaduti nella finale di Coppa Italia, questo gemellaggio è un piccolo messaggio lanciato a tutto il mondo del calcio e in particolare degli ultras. Questo è lo sport che vorremmo vedere, al di là del risultato finale.
Purtroppo questi avvenimenti di festa sono sempre più rari nel nostro vecchio scassato calcio: c’è bisogno di un gemellaggio per creare un clima sereno e vedere un corteo di tifosi dirigersi con spensieratezza allo stadio.
Ciò che dovrebbe essere la normalità è invece un’eccezione.
Welcome to Italy.