Non parlate di calci di rigore a Gianluigi Buffon. Un portiere, forse il più grande di sempre (o comunque tra i più grandi di sempre), con un rapporto complicato con il tiro dagli undici metri.
Passa l’idea, spesso, che Buffon non sia un pararigori. Ecco, non ditegli nemmeno questo. Anche perché potrebbe rinfacciare una lista di rigori parati da far invidia a tanti altri portieri. Almeno per l’importanza dei penalty deviati. Il primo rigore Buffon lo parò nel ’97, ai tempi del Parma, contro il Borussia Dortmund. Ne parò addirittura due: perché Buffon quando inizia un qualcosa lo fa in grande stile. Ma andò comunque male: i tedeschi vinsero 2-0.
Forse è proprio questo il problema: quando Buffon para un rigore importante, poi di solito perde. Sarà la maledizione di un numero 1 che dalla vita e dal calcio ha avuto tantissimo, ma spesso va così. Certo, ci sono delle eccezioni, ma restano appunto tali a conferma di una regola crudele. E spesso, allora, i rigori parati passano in secondo piano. Quasi come se poi non fossero importanti. Buffon si oppose persino a Moreno nel 2002, e parò un rigore ad Ahn in una delle partite più scandalose della storia del calcio. Servì a poco, perché l’esito (già scritto) di quel match lo conoscono tutti.
Buffon ha avuto la possibilità, per i portieri croce e delizia al tempo stesso, di giocare la lotteria dei rigori nelle due partite più importanti della sua carriera. Una finale di Champions, persa a Manchester contro il Milan, e una finale mondiale, vinta a Berlino contro la Francia. Nel 2003 ne parò due, di cui uno letteralmente pazzesco a Seedorf (e l’altro a Kaladze). In finale mondiale fu costantemente spiazzato dai tiratori francesi, ma il palo di Trezeguet gli permise di vincere la Coppa. La beffa atroce di quella notte di Manchester e di quei rigori probabilmente il portiere bianconero la porterà dentro a vita.
C’è poi un rigore parato a Mutu nell’Europeo del 2008, che vale il passaggio del turno dell’Italia nel computo totale dei punti. Ma anche in quell’occasione la lotteria dei rigori fu fatale agli azzurri e il rigore parato a Guiza non servì a Buffon per uscire da eroe da quella serata. Per arrivare a ieri sera, e ad una Supercoppa nella quale la Juventus ha avuto diverse possibilità per vincere ma non c’è riuscita. E tra qualche mese nessuno più ricorderà il rigore parato da Buffon a Jorginho, impossibile per tanti altri con la fama di pararigori. Perché nell’immaginario collettivo Buffon rimane uno che sui rigori si fa spiazzare. Ma forse è meglio così, perché se li para poi non vince. Capito, Gigi?