Per la prima volta nella storia è un olandese ad aggiudicarsi il Giro d’Italia: è di Tom Dumoulin il merito di aver portato nei Paesi Bassi la Maglia Rosa, per giunta conquistata nell’edizione più ambita, la numero 100.
Un Giro incertissimo fino all’ultimo momento, proprio come gli organizzatori di Rcs Sport speravano: è servita la cronometro conclusiva Monza-Milano a decretare il vincitore tra i quattro ancora in lizza e racchiusi in meno di un minuto. E il gran passista olandese ha massacrato tutti balzando in testa alla generale alle spalle di Nairo Quintana e Vincenzo Nibali.
Ventiseienne di Maastricht, Dumoulin aveva capito di poter vincere un Grande Giro due anni fa, quando alla Vuelta a Espana naufragò soltanto all’ultima giornata di fronte all’attacco di Fabio Aru. Accantonati i propositi di classifica lo scorso anno per dedicarsi unicamente alle cronometro, è tornato alla carica quest’anno, puntando sulla Corsa Rosa che di chilometri contro il tempo ne offriva ben settanta. Ed è qui che ha costruito tutto il suo vantaggio (vittoria alla Sagrantino Stage, secondo posto a Milano), oltre alla strenua difesa sulle salite.
Ha vinto il più solido, malgrado una squadra, il Team Sunweb, che di solido aveva ben poco. Si è dovuto accontentare di un secondo posto che sa di sconfitta Quintana, che sognava la doppietta Giro-Tour e invece, dopo la bella vittoria sul Blockhaus, non ha trovato la giusta continuità. Sul terzo gradino del podio Vincenzo Nibali, che puntava l’intera stagione su quest’appuntamento e invece ha dovuto fare i conti con una brillantezza mai veramente tale (perlomeno lo Squalo torna a casa con la consolazione di aver vinto la tappa regina, la Rovetta-Bormio, e di essere stato l’unico italiano in grado di vincere una frazione).
Fuori dal podio Thibaut Pinot, sempre pimpante in salita, ma poco incisivo in quelle crono in cui pure era migliorato moltissimo negli ultimi anni. Tra i top 10 figurano altri due italiani: il bravissimo Domenico Pozzovivo e il giovane Davide Formolo, rispettivamente sesto e decimo. Le maglie: maglia rosa a Tom Dumoulin, maglia bianca di miglior giovane a Bob Jungels per il secondo anno consecutivo, maglia azzurra di miglior scalatore a Mikel Landa, maglia ciclamino della classifica a punti a quel nuovo fenomeno che è Fernando Gaviria.
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