polanc giro d'italia

Il primo arrivo in salita del Giro d’Italia 2017 si conclude con un nulla di fatto per quanto riguarda la lotta tra i contendenti alla classifica generale e così ne approfitta Jan Polanc, venticinquenne sloveno della UAE Team Emirates che, partito dopo appena due chilometri dalla partenza di Cefalù, taglia tutto solo il traguardo dell’Etna e conquista la sua seconda vittoria in carriera al Giro dopo quella dell’Abetone nel 2015.

Uno dei cinque componenti della fuga iniziale, Polanc comincia l’ascesa finale con oltre quattro minuti di vantaggio sul gruppo e, pur soffrendo terribilmente nelle ultime fasi, complice anche il forte vento contrario, riesce a resistere al rientro degli inseguitori, arrivati a poco più di venti secondi. Un successo meritato, che premia il coraggio di un atleta, il quale, stando a quanto dichiarato, aveva messo da tempo nel mirino questa tappa, già analizzata nel corso di un training camp effettuato con la sua squadra.

Il coraggio di Polanc fa il pari con il poco coraggio da parte degli uomini di classifica: Vincenzo Nibali fa uno scatto telefonato, giusto per far contenti i tifosi di casa, Ilnur Zakarin allunga nel finale andandosi a prendere il secondo posto e i relativi sei secondi di abbuono, Geraint Thomas vince la volata valida per la terza posizione. Null’altro. Thibaut Pinot si lamenta della poca cattiveria mostrata dai suoi avversari, ma per la verità neppure il francese si mostra capace di differenziarsi dai suoi colleghi.

E così è tutto rimandato, con ogni probabilità, al secondo arrivo in quota, previsto nel weekend sul Blockhaus, appennino abruzzese. In quell’occasione ci si potrebbe arrivare con Bob Jungels in maglia rosa: il lussemburghese della Quick Step Floors, autore di una bella azione nel vento nella frazione di Cagliari, grazie alla quale ha guadagnato dieci secondi sui rivali, è ora in testa alla generale e le prossime tappe non costituiranno un reale pericolo per lui, una delle mine vaganti della corsa.